Dopo l’approvazione da parte della Camera dell’istituzione di una commissione contro l’odio e la discriminazione razziale proposta da Liliana Segre, la senatrice a vita è stata riempita di insulti sul web e a Catania una scritta campeggia su un manifesto pubblicitario.
La foto di un utente del web, ha rapidamente fatto il giro di internet e si può chiaramente leggere un insulto contro la Segre scritto con spray nero a cui segue una croce celtica, uno dei simboli dei neofascisti più noti e diffusi. Lo scatto è stato effettuato a piazza Roma, non lontano da villa Bellini, in una zona di transito quotidiano di numerosi lavoratori, pendolari e studenti liceali.
Liliana Segre, 90 anni, è sopravvissuta ai campi di sterminio e per questioni di sicurezza dovrà muoversi sotto scorta. Un messaggio di solidarietà è stato inviato alla senatrice Liliana Segre per i vili attacchi e minacce social ricevuti.
Il sindaco di Caltanissetta, Ettore Di Ventura, gli assessori della G.M. e il presidente del consiglio comunale, Alberto Tedesco, le hanno inviato questa mattina un vibrante messaggio di solidarietà in cui si stigmatizzano questi vili fatti.
Turbati per i gravissimi messaggi di minaccia via social, rivolti alla Senatrice Liliana Segre, il sindaco Ettore Di Ventura, gli assessori della G.M. e il presidente del Consiglio Comunale, Alberto Tedesco, le hanno inviato stamani un vibrante messaggio di solidarietà in cui si stigmatizzano questi vili fatti.
“Fin dal primo giorno – si legge nella lettera – le notizie divulgate dai media dei deplorevoli attacchi social a Lei rivolti, hanno suscitato in noi fortissima contrarietà, trasformatasi poi in rabbia e, adesso, in sdegno man mano l’intensificarsi dei fenomeni.
Troviamo ignobili questi atteggiamenti che unanimemente e con fervore condanniamo. Oggi, nell’apprendere che Le è stata assegnata una scorta siamo rimasti dapprima frastornati, poi turbati perché è inammissibile che una Donna che ha patito la sciagura della deportazione ad Auschwitz e la crudele vita del lager, dopo essere sopravvissuta a tale abominio, oggi, da Donna Libera e in un Paese democratico, debba essere, di fatto, limitata nella Sua Libertà.
La libertà di espressione è un diritto fondamentale garantito dalla nostra Costituzione ma, come tutti i diritti, essa deve trovare un limite invalicabile nel rispetto degli altri quando, cioè, non intacca la libertà altrui.
Carissima Liliana, chi meglio di noi, amministratori oggetto di frasi offensive e di biechi attacchi sui social, di noi uomini e donne del Sud, cui da sempre vengono indirizzati scherno e disprezzo, può capire il dispiacere che certamente sta provando? Ancora oggi, infatti, per una recrudescenza di sentimenti di intolleranza, ai nostri conterranei viene negato un alloggio al Nord solo perché meridionali.
Sono cose che fanno male, che fanno rabbrividire, perché ci fanno capire che la Storia non ha insegnato nulla e che le nuove generazioni, questi figli della globalizzazione, non hanno fatto tesoro di tutto ciò che hanno patito i nostri avi.
Nel confidare che questi deprecabili fatti abbiano subito fine, che gli Organi inquirenti facciano luce quanto prima e che vengano individuati i responsabili di questo vile massacro mediatico Le offriamo tutta la nostra solidarietà, La ringraziamo per continuare strenuamente a ricordarci l’importanza dei principi dell’Uguaglianza e della Fratellanza e, certi di farci interpreti dell’intera Comunità, Le annunciamo che saremo immensamente felici qualora Ella volesse onorarci di una Sua visita alla nostra Città”.
La Senatrice ha più volte parlato degli insulti che riceve ogni giorno sui social. Circa 200 messaggi le arrivano ogni giorno. Una campagna di violenza ormai che dura da tempo tanto che nel 2018 la procura aveva aperto un’inchiesta contro ignoti.
“Liliana Segre – dichiara Roberto Fico, presidente della Camera – sopravvissuta ad Auschwitz, testimone dell’olocausto, è stata posta sotto scorta per le minacce ricevute. È una sconfitta per tutti noi, un passo indietro per la società. Perché ad essere fragili ed esposti alle minacce sono, con lei, il nostro patrimonio comune di principi, la nostra identità, il terreno stesso su cui poggia la repubblica democratica. Liliana Segre – conclude Fico – è una donna straordinaria, a lei va tutta la mia vicinanza”.