Parco Nebrodi: un pezzo di Sicilia che racconta l’antropologia di una storia millenaria.
Libri, fotografie, filmati, da ogni parte e da ogni dove la Sicilia riesce a parlare al mondo toccando ogni tasto sociale e umano.
Il Parco dei Nebrodi (con i suoi 24 Comuni) è una parte del territorio siculo che tocca tre province della Sicilia (Messina, Catania, Enna).
Istituito il 4 agosto del 1993 tocca 86 mila ettari di superficie. Colline vaste, montagne che raggiungono i 1847 m. di altitudine, flora e fauna diversificata, paesaggi che mostrano scoscesi pendii e viste del mare con le sue Isole Eolie.
Ma anche il palato in Sicilia ha da raccontare. Le pietanze che si possono riscoprire custodiscono i loro sapori grazie a due fondamentali aspetti, le ricette tradizionali e territoriali. I primi tesori delle mani sapienti dei cuochi, i secondi tesori naturali offerti dal territorio.
A ciò si aggiunge la ricchezza secolare dei suoi palazzi baronali, i suoi numerosi monasteri, le sue architetture che rimandano all’esclusiva unicità di chi possiede la propria storia antica.
Pertanto l’istituzione del Parco dei Nebrodi, ha voluto mostrare l’importanza di un territorio, non solo per essere mostrato e tutelato, ma anche per riuscire a coltivarne le particolari potenzialità.
Spesso ascoltiamo servizi che parlano del Parco dei Nebrodi. Ma in effetti, nel raccontarvi questo territorio, vogliamo provare a comprendere cosa si è fatto e cosa ancora si dovrebbe fare per far fluire al massimo del suo splendore una terra che avrebbe da garantire un turismo rurale, culturale e culinario di eccezionale spessore.
Il vice presidente nazionale della SIGEA e coordinatore del comitato tecnico scientifico del parco Michele Orifici e l’attuale commissario dell’ente parco nebrodi e del corpo forestale di Catania Luca Ferlito, insieme ci aiuteranno a capire meglio di cosa stiamo parlando.
Foto e Montaggio Salvo Anzà