A Capo d’Orlando, centro tirrenico del messinese, ai debiti del comune si aggiungono due decreti ingiuntivi. A sottolinearlo è il consigliere comunale di minoranza Renato Mangano.
“Da pochi giorni – scrive Mangano – un ulteriore salasso per le già esauste casse comunali, a seguito della notifica di altri due decreti ingiuntivi di 4 milioni di euro per i pregressi servizi ambientali resi dalla Multiecoplast srl e dalla Gilma srl e per le utenze elettriche fornite dalla Eni spa e dalla Edison energia spa.
Tutto ciò – prosegue Mangano – quando sono ancora in corso le trattative per la definizione dell’altro decreto ingiuntivo di 2 milioni 400 mila euro sempre per servizi ambientali resi dalla stessa Multiecoplast ATi, ma oggetto di numerose contestazioni da parte degli uffici comunali per inadempimento contrattuale”.
Nei mesi scorsi Mangano aveva chiesto una conferenza dei capigruppo per valutare attentamente la vertenza rifiuti. Inoltre, a vigilare sulle criticità, era stato sollecitato diverse volte il collegio dei revisori dei conti. “E questi – prosegue il consigliere Mangano – a seguito delle mie articolate contestazioni, accertata l’esistenza di uno squilibrato rapporto tra riscossioni e pagamenti che aveva portato l’ente ad una elevata situazione debitoria prossima al Default, avevano richiesto al responsabile dei servizi finanziari del comune di Capo d’Orlando, di provvedere urgentemente all’elaborazione di una ipotesi di riequilibrio tra riscossioni e pagamenti che si estendesse in un arco temporale compatibile con le attese creditorie. Tutto ciò per poter relazionare compiutamente al consiglio comunale su quanto rilevato”.
Mangano annuncia che intende adesso chiedere la convocazione urgente di una conferenza dei capigruppo per intraprendere le più opportune iniziative affinché si scongiuri il pericolo del fallimento finanziario del comune di Capo d’Orlando, dal momento che orami il fallimento politico-amministrativo è conclamato dall’evidente impossibilità ad onorare le legittime richieste degli innumerevoli creditori, sempre più spesso costretti a rivolgersi alla magistratura.
“Per ultimo – conclude Mangano – chiederemo al sindaco di superare ulteriori indugi e relazionare in aula consiliare sulla reale situazione finanziaria in cui versa il nostro comune, smettendo di nascondere la polvere sotto il tappeto perché la misura è colma”.