Un’aquila Bonelli è stata trovata morta in provincia di Agrigento, colpita da un colpo d’arma da fuoco. Il rapace, trasferito all’istituto zoo profilattico di Palermo, è stato sottoposto a radiografia. L’aquila è stata raggiunta da non meno di 60 pallini di piombo sparati da un fucile.
L’aquila è stata ritrovata grazie al trasmettitore satellitare che l’aquila indossava dal giorno del suo involo dal nido, avvenuto nella primavera del 2017. Da allora il rapace che era stato chiamato Rocco, era costantemente monitorato e i suoi tracciati satellitari venivano scaricati ogni giorno.
L’operatore incaricato di controllare i dati trasmessi dal satellite delle oltre 20 aquile di Bonelli monitorate in Sicilia dal progetto Life ConRaSi, insospettito dall’anomala immobilità del rapace, ha raggiunto l’area da cui proveniva il segnale GPS dove ha trovato la carcassa alla base di un gruppo di alberi. L’analisi dei dati del trasmettitore recuperato ha permesso di accertare l’esatta data del decesso.
In tre mesi il rapace aveva percorso circa 20 mila chilometri, spostandosi principalmente nella porzione centro settentrionale e meridionale dell’isola, dove ormai si stava stabilendo. L’aquila Rocco, prossima alla maturità sessuale, avrebbe presto fornito dati preziosi per l’approfondimento della biologia ed etologia della popolazione siciliana della specie, oggi fortemente minacciata.
Nel 2018, a settembre, era stata uccisa un’altra aquila di Bonelli di appena 5 mesi i provincia di Trapani. Nell’estate 2018 era stato ucciso anche un avvoltoio capo vaccaio sempre a Trapani e infine l’aquila di Bonelli abbattuta nel 2017 presso Licata nell’agrigentino.
Il WWF, capofila del progetto Life ConRaSi, sta predisponendo un esposto, mettendo a disposizione degli investigatori i dati registrati nelle ultime ore di vita dell’aquila e provenienti dal suo trasmettitore per assicurare alla giustizia chi si è reso autore di un reato così grave. Inoltre, se possibile, rafforzerà i suoi servizi di sorveglianza mirati alla tutela delle specie minacciate e garantiti sul territorio delle proprie guardie volontarie.