A San Vito Lo Capo, nel trapanese, è iniziato lo studio contro l’erosione della spiaggia. La linea di costa è arretrata negli ultimi trenta anni di più di 20 metri. Al lavoro esperti della facoltà di ingegneria e architettura della libera università degli studi di Enna-Kore con cui è stata sottoscritta una convenzione di un anno.
I lavori sono diretti da Mauro De Marchis, docente associato di ingegneria idraulica all’università Kore. “Il problema dell’erosione costiera non poteva ancora attendere – dichiara Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo – e bisognava affrontarlo in maniera seria e precisa per preservarne realmente l’arenile e rallentare il processo di insabbiamento del porto. Per questo motivo nei mesi scorsi abbiamo chiesto un supporto tecnico-scientifico ad uno dei poli più avanzati nel settore ingegneristico-ambientale quale è l’università Kore, con professionisti di prim’ordine e laboratori e strumenti all’avanguardia”.
Al termine delle anali strumentali sarà effettuato uno studio di fattibilità che possa portare ad un progetto a tutela del litorale e dell’ecosistema marino.
I tecnici per un anno effettueranno un rilievo batimetrico iniziale dell’area costiera del golfo di San Vito Lo Capo e rilievo batimetrico bimestrale per valutare l’impatto del clima marino sulla dislocazione dei sedimenti nel golfo a cura del laboratorio di idraulica ambientale con l’utilizzo del drone sottomarino Ecomapper in dotazione al laboratorio.
Verrà poi effettuato uno studio del regime delle correnti e del moto ondoso come strumenti preliminari per lo studio di fattibilità di possibili interventi di mitigazione dell’erosione costiera e uno studio storico delle modificazioni alla linea di costa per valutare e stimare il processo erosivo sulla base anche dei dati storici.
Il terzo passo sarà lo studio di fattibilità che dovrà prevedere interventi di mitigazione del processo erosivo e di protezione passiva dell’arenile. L’attività sarà svolta sulla base delle attività di rilievo batimetrico iniziale e sulla base degli studi ondametrici, correntometrici ed evolutivi.
Seguirà la progettazione di un piano di caratterizzazione ai fini di possibili interventi di dragaggio all’interno e all’esterno del porto turistico per il rinascimento dell’arenile e nella fase finale anche il comune supporterà il progetto per predisporre e autorizzare il progetto pilota per la valutazione dell’efficacia delle tecnologie proposte nello studio di fattibilità.