Barcellona Pozzo di Gotto (Me): precari, continuano i dubbi sulla stabilizzazione

Continuano i dubbi sul percorso di stabilizzazione dei precari al comune di Barcellona Pozzo di Gotto nel messinese. La Fp Cgil reitera la richiesta di approvazione del bilancio consolidato.

“I tempi stretti per l’opportuna definizione della procedura di stabilizzazione entro il 31 dicembre 2019 impongono un’azione di responsabilità affinché tutto si definisca nel più breve tempo possibile – scrive il sindacato – oggi si è tenuta un’affollatissima assemblea dei lavoratori precari per definire le azioni di mobilitazione sul procedimento di stabilizzazione che li chiama in causa”.

All’appuntamento hanno partecipato anche il vice sindaco del comune e un consigliere di minoranza del civico consesso per spiegare le proprie ragioni su quanto avvenuto con la bocciatura del bilancio consolidato.

Il rappresentante dell’amministrazione ha anche esposto le risultanze degli incontri avuti a Roman presso la Cosfel, dando garanzia che il procedimento potrebbe essere favorevolmente autorizzato da parte della stessa commissione in presenza di tutti i presupposti giuridici necessari. “La fp Cgil – dichiarano il segretario generale Francesco Fucile e la Rsu della Fp Cgil Maria Lucia Picciolo – ha manifestato con forza la propria posizione ribadendo che non sono le organizzazioni sindacali né tantomeno i lavoratori a dover entrare nel merito della bocciatura del bilancio consolidato avvenuta durante l’ultima seduta del consiglio comunale.

Tuttavia, al netto delle diverse posizioni della maggioranza e della minoranza d’aula è necessario che il civico consesso, con atto di responsabilità, prende una decisione chiara e definitiva sulla proposta, già trasmessa in consiglio, di bilancio consolidato, tenendo conto degli effetti non sanabili che un’ulteriore bocciatura potrebbe avere sul procedimento di stabilizzazione dei precari dell’ente per il 2019.

Il comune – proseguono i sindacalisti – nonostante l’adozione del piano di riequilibrio economico-finanziario con accesso al fondo di rotazione è fortunatamente nella condizione di poter legittimamente stabilizzare tutto il personale contrattista in atto in servizio e parte del personale ASU, opportunità che non può essere messa in secondo piano rischiano di far cadere i precari dell’amministrazione comunale di Barcellona nelle stesse condizioni di alcuni comuni dissestati.

I lavoratori stanno valutando l’opportunità di organizzare un presidio permanente per rappresentare, ove ce ne fosse bisogno dopo trent’anni, la vitale importanza del percorso di stabilizzazione avviato”.

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