Grande attesa per il singolo dell’artista siciliana Paola Munda che oramai porta la sua passione per la Sicilia nel Mondo. “L’egghiri a biriri com’è” uscito il 25 ottobre sulle piattaforme online è un progetto musicale che vanta una storia dedicata alla terra e alle tradizioni della propria Sicilia.
Ed è proprio al nonno che Paola dedica il suo primo singolo, “L’egghiri a biriri com’è”, un legame con le proprie origini che la giovane artista afferma attraverso il canto in dialetto siciliano e che ricorda in nome del nonno proprio nel giorno della sua nascita. Una determinazione che afferma la bellezza interiore e la musicalità di un brano “inno” alla cultura siciliana e al legame costante con l’isola, facendo ricordare al contempo le bellezze della nostra terra attraverso il suono e la musicalità di un tempo antico trasmigrata ai nostri giorni, in chiave perfettamente moderna.
“La mia missione nella vita non è semplicemente di sopravvivere, ma fiorire. E farlo con passione, compassione, umorismo e stile.” (Maya Angelou). Questa citazione riassume quello che c’è dietro ogni creazione artistica che realizza Paola Munda, residente oramai da diversi anni a Boston MA, dove ha completato gli studi nel prestigioso Berklee College of Music, e si riflette nella sua arte, come cantautrice, pittrice ed essere umano.
Lei, siciliana doc nella sua interezza artistica ed espressiva, è nata e cresciuta nella splendida isola, in una famiglia piena di artisti. Il suo momento di svolta arriva un paio di anni fa quando nel 2017 viene ammessa con la borsa di studio ad un prestigioso programma del rinomato college statunitense, la Berklee, che le consente di concentrare i suoi studi in soli quattro semestri. Si laurea cum laude nel 2018 realizzando un progetto di circle singing e improvvisazione di pittura, altra grande passione che la accompagna dall’infanzia.
Specializzata in Circle Singing e Performance, ma il suo viaggio a Berklee l’ha condotta attraverso la musica indiana, balcanica, gospel, greca, microtonale, africana e brasiliana e altro ancora. Il Circle Singing è un’esperienza legata alla sfera dell’improvvisazione, è una pratica di canto di comunità in cui un leader inizia improvvisando una linea di musica e insegna le parti sul posto a una parte del cerchio in quel momento. Il gruppo finisce per cantare nuove composizioni, senza parole per la maggior parte delle volte, melodie, armonie e ritmi. Ogni cerchio è un’esperienza unica. “Venire ai nostri concerti – dichiara Paola Munda – vuol dire assistere a un gruppo di persone che creano musica insieme … e alla fine cantare anche con noi!. Questo è ciò che penso della mia creatura artistica”.
Grazie alle sue spiccate capacità artistiche, Paola si è esibita su palcoscenici meravigliosi: alla Saint John Cathedral di New York, con la regia di Paul Winter in occasione del Winter Solstice, a Boston al BSO suonando con A.R. Rahman, star della musica indiana contemporanea, al New England Conservatory, al Berklee Performance Center e altri luoghi intorno a Boston.
Lo scorso maggio Paola ha diretto il suo gruppo, The Lotus Sound a Mosca, dove è stato invitato a partecipare al “Moscow A Cappella Festival”, una delle più grandi manifestazioni di canto a cappella nel mondo, una meravigliosa iniziativa che ha battezzato il gruppo a livello internazionale. Intensa l’attività artista di Paola ma anche quella sociale.
In questi ultimi mesi la giovane cantante ha realizzato diverse esibizioni in giro per il mondo facendo un tour anche in Messico con un gruppo vocale di cui ne fa parte, l’Univoz, girando per una decina di concerti in diverse location, chiese, teatri, fundraising events, workshops, università, realizzando una sessione di music therapy in una casa di riposo che è stata molto toccante, inoltre il gruppo è stato insignito con degli attestati di riconoscimento al valore artistico nominali. Qui Paola ha avuto notevoli apprezzamenti, facendosi conoscere sempre di più per le sue peculiarità musicali.
E’ stata anche la “stella guida” (come l’ha definita la direttrice del concerto) di una manifestazione per la pace in memoria di Hiroshima e Nagasaki, organizzata a Boston in un magnifico santuario, in cui The Lotus Sound ha avuto uno degli atti della performance e in cui Paola ha avuto il ruolo di direttrice della circle song. Paola non si ferma mai continua la sua attività di musicista e cantante ed è stata invitata a far parte di una celebrazione per “cancers survivors” al Boston Medical Center a Ottobre.
E sempre in questo periodo sarà ospite di una manifestazione organizzata da un coreografo newyorkese, Alex Davis, che l’ha scelta per comporre in collaborazione con un gruppo di coreografi per un progetto pionieristico che coinvolge compositori e coreografi emergenti e ha scelto Lotus come gruppo che si esibirà sulle mie musiche durante la manifestazione, questo il sito della manifestazione. E nel mese di novembre è stata selezionata come instructor di circle singing al SoJam, in North Carolina, uno dei più importanti festival a cappella degli stati uniti, uno degli eventi organizzati da CASA (The Contemporary A Cappella Society) fondata da Deke Sharon, arrangiatore di Pitch Perfect, un’icona e figura di riferimento globale del mondo dell’a cappella.
Ed è la stessa artista Paola Munda che ribadisce quanto “Berklee ti dà la possibilità di essere circondato da insegnanti profondi, musicisti incredibili e colleghi di talento provenienti da tutto il mondo. Questa è la ricchezza più grande che possiamo desiderare per diventare più consapevoli del nostro ruolo di artisti ogni giorno e raggiungere la migliore versione possibile di noi stessi”.