“I ragazzi mi hanno lasciato stupore e tanta emozione”
Uno spazio di confronto e scambio. E’ stata questo stamani l’aula magna dell’istituto comprensivo di Santa Venerina in occasione dell’incontro tra il giovane cantautore emergente Ture Most e gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
Il musicista ripostese, sollecitato dai ragazzi, ha ripercorso le tappe della propria carriera artistica, soffermandosi sui motivi che lo hanno spinto a scrivere e sulla scelta del dialetto siciliano. “Sono nato in una famiglia dove la musica era il pane quotidiano – ha spiegato Ture Most – Una notte di ottobre di alcuni fa è successa una cosa brutta. Mio padre, che era un cantautore, ci ha lasciati. Allora ho sentito come una missione, quella di portare avanti ciò che lui amava. ‘Per sempre Icaro’, per esempio, l’aveva scritta mio papà. Per questo il brano inizia con la sua voce e poi proseguo io. Anche se per molti è limitante, ho scelto il dialetto per raccontare le mie emozioni e ciò che mi circonda, perché trovo che riesca a trasmettere meglio ciò che sento”. E in questo Ture Most non è solo perché ci sono tanti giovani musicisti e cantautori che stanno continuando a scrivere nel dialetto della loro terra che è poi una lingua a tutti gli effetti.
Difficile contenere l’entusiasmo dei giovanissimi alunni, che hanno soddisfatto le proprie curiosità, rivolgendo numerose domande all’artista. Spazio anche all’ascolto della musica ed alla visione di alcuni videoclip realizzati dal cantautore. In questo caso sono stati i ragazzi ad esternare le emozioni suscitate dalla musica e dai testi. Tra i brani ascoltati “La luna sul canneto”, “Renault 5” e “Per sempre Icaro”. Nel corso dell’incontro Ture Most ha preannunciato l’uscita del nuovo singolo, “Camurria”, con un videoclip interamente ambientato a Torre Archirafi, borgo marinaro di Riposto, di cui l’artista è originario. “E’ un brano che ho scritto mentre ero seduto davanti al mare a Torre Archirafi – ha raccontato il cantautore – Ci ho messo solo 45 minuti perché quando sei ispirato basta poco. Il mio chitarrista stava strimpellando ed io ho iniziato a scrivere quello che vedevo attorno a me. L’ispirazione ti può cogliere in qualsiasi momento. A volte mi capita mentre sono a lavoro. A volte viene prima la melodia, altre volte le parole. Non c’è una regola”.
“E’ stato un incontro intenso e partecipato – ha commentato con soddisfazione la dirigente scolastica Mariangiola Garraffo – I ragazzi sono rimasti molto colpiti perché per loro è stato il primo incontro con un cantautore che, peraltro, diffonde un genere musicale molto vicino al loro stile e linguaggio. Credo che quello di oggi possa essere l’inizio di un percorso di conoscenze di stili e generi musicali perché – ha concluso – partiamo sempre dal presupposto che non si impara esclusivamente dai libri ma che tanti messaggi possono essere veicolati attraverso l’incontro con persone qualificate”.
Il prossimo 11 novembre Ture Most tornerà all’Istituto Comprensivo di Santa Venerina per esibirsi in un live. “Sono contento di tornare – ha detto il cantautore – perché con i ragazzi non si smette mai di imparare. Come cantautore sento una responsabilità nei loro confronti e quando scrivo cerco di stare attento all’uso delle parole. Ho spiegato loro la differenza tra esaltare qualcosa e descrivere qualcosa. Spesso si usa la musica per denunciare non per esaltare. Ed i ragazzi, grazie anche alla famiglia e alla scuola, devono imparare a sviluppare senso critico. L’incontro di oggi mi ha lasciato tanto stupore. E’ stato bello constatare – ha concluso Ture Most -come una mente candida come quella dei bambini possa, ascoltando la mia musica, sentire e vivere le cose che ho sentito io quando l’ho scritta”.