Per evitare di essere arrestato ha estratto dalla tasca un coltello a serramanico con cui ha minacciato i carabinieri della squadra lupi. È successo a Catania nel quartiere San Giovanni Galermo dove i militari dell’arma hanno arrestato il 23enne Antonino Francesco Ranno in flagranza di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi ed oggetti atti ad offendere.
I militari, nei numerosi servizi finalizzati al contrasto della vendita di sostanze stupefacenti, avevano focalizzato la propria attenzione sullo smercio di droga in questa via Capo Passero, purtroppo tristemente nota per essere una delle più fiorenti piazze di spaccio catanesi.
Le difficoltà, come ben si può immaginare, sono molteplici e derivanti dalla capillarità del “servizio di prevenzione” effettuato dalle numerose vedette, dislocate nei punti nevralgici e tutte radiocollegate ma, con una buona dose di pazienza e grande esperienza, i lupi hanno catturato la loro preda. Come i loro “avversari” i carabinieri, suddividendosi i compiti, hanno provveduto ad infiltrarsi nella zona annotando le modalità di spaccio che evidenziavano la netta suddivisione degli incarichi, nonché hanno preso posizione per un immediato intervento al segnale d’attivazione.
Medesima organizzazione, ma contrapposta, da parte degli spacciatori: due pusher, posti al riparo sotto i portici di un palazzo e con una via di fuga d’immediato utilizzo, rifornivano di droga un terzo complice che, dopo aver effettuato “l’accettazione” del cliente ed aver loro affidato i soldi da quest’ultimo ricevuti, da essi riceveva la droga da consegnare all’acquirente.
La pazienza ed i nervi saldi hanno consentito ai militari di cogliere l’attimo propizio per balzare fuori dal loro nascondiglio e rincorrere gli spacciatori dei quali uno, in particolare, dopo una fuga a piedi di un centinaio di metri, è stato bloccato e disarmato di un coltello a serramanico della lunghezza di 16 centimetri che aveva tirato fuori dalla tasca per intimidire il carabiniere che l’aveva raggiunto. Il giovane, nonostante tutto, si dimenava opponendo una veemente resistenza ma l’arrivo dei colleghi del militare lo riduceva all’impotenza.
La perquisizione del borsello “in dotazione” al pusher consentiva di rinvenire e sequestrare, oltre al coltello, ben 102 dosi di marijuana, 58 dosi di marijuana della varietà “Orange Shunk” ed una radiotrasmittente. L’arrestato è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza, così come disposto dal giudice in sede di udienza per direttissima.