Sarà il pianista Gianfranco pappalardo Fiumara il protagonista al festival bellini ano di Catania. La ricca stagione artistica del pianista ripostese proseguirà in prestigiosi palchi internazionali.
Pappalardo Fiumara, riconosciuto sulla scena internazionale per l’interpretazione del repertorio barocco, sarà al prestigioso festival Belliniano con il concerto “Bellini incontra Chopin” con musiche di Bellini e Chopin.
“Sono davvero onorato di prendere parte a questo festival – dice il pianista – essendo un esecutore di Bach e Chopin. Bellini nei suoi studi al conservatorio di Napoli ha preso moltissimo dal cantabile di Bach e da quello di Chopin. Nel corso della serata eseguirà anche trascrizioni di Thalberg su temi di Bellini e due brani di Bellini finora mai eseguiti. Tra l’altro, il concerto si svolgerà a palazzo Biscari, nella sala dove Bellini da piccolo andava a suonare”.
Non mancano grandi appuntamenti internazionali. Il pianista a novembre sarà interprete solista in una serie di concerti in programma a Liegi e in altre sale del Belgio. Sempre in autunno Pappalardo Fiumara volerà a New York per il prestigioso premio Callas, poi a dicembre sarà protagonista nei teatri di Pitesti e di Bucarest in Romania.
Il prossimo aprile prenderà il via la tournèe in Giappone. Nel paese del Sol Levante andranno in scena alcuni concerti da interprete solista del maestro Pappalardo Fiumara ed alcune produzioni del Mythos opera festival, manifestazione lirica ideata dallo stesso artista etneo con la direzione artistica di Nino Strano.
Sempre in Giappone il pianista debutterà alla regia con La Traviata. Ma ci saranno altri appuntamenti. A novembre 2020 sarà grande protagonista di un concerto alla Carnegie Hall di New York, il tempio mondiale della musica classica con il primo concerto di Beethoven. Una stagione densa per l’artista ripostese, protagonista di appuntamenti di grande pregio in Italia e all’estero.
“Il mio auspicio – prosegue Pappalardo Fiumara – è che anche i giovani interpreti possano riscoprire questo repertorio italiano per pianoforte, ad iniziare dagli stessi operisti come Paisiello e Cimarosa, toccando lo stesso Bellini, sino agli stessi trascrittori quali Thalberg e Liszt. Purtroppo è un repertorio poco conosciuto e valorizzato. Mi auguro – conclude – che venga riscoperto e portato in tutto il mondo con orgoglio”.