La biga di Morgantina, un’opera d’arte in bronzo dal valore inestimabile è stata recuperata dai carabinieri del comando provinciale di Catania che hanno arrestato anche 17 persone. L’operazione dei militari dell’Arma è stata denominata Morgantina proprio dal nome del reperto d’arte recuperato.
Le indagini hanno permesso di sgominare un gruppo criminale ad elevata pericolosità sociale dedito alla commissione di reati contro il patrimonio nelle province di Cataina, Enna e Siracusa.
Nel corso delle indagini i carabinieri sono riusciti a recuperare, prima che potesse essere venduta al mercato nero delle opere d’arte, la struttura bronzea scoperta alla fine dell’800 proprio nei pressi dell’attuale sito archeologico di Morgantina in provincia di Enna. La biga era stata rubata a giugno del 2017 dal cimitero monumentale di Catania.
Le indagini iniziarono a seguito di una rapina ad un centro scommesse Snai di San Giovanni La Punta che il 16 aprile 2018 aveva fruttato più di 17 mila euro. I componenti della banda pianificavano i reati, la maggior parte dei quali rimasti tentati grazie al monitoraggio costante del gruppo criminale da parte dei carabinieri e l’acume investigativo degli inquirenti.
La certosina attività ha permesso di recuperare, in due fasi temporali diverse, le componenti dell’antica biga bronzea di Morgantina del valore stimato di un milione e mezzo di euro. Il monumento era stato sottratto con una corale azione criminale che ha previsto l’utilizzo di un elicottero per asportarlo dalla sua sede, una cappella gentilizia, nonostante il notevole peso di 1.000 Kg e adagiarlo su un camion per il successivo trasporto.
La successiva identificazione degli autori del furto e di coloro che ne avevano gestito l’occultamento e l’intermediazione per la vendita, ha permesso l’individuazione del potenziale acquirente di nazionalità tedesca, il cui attento monitoraggio aveva permesso ai militari di addivenire all’esatta ubicazione dei luoghi dove l’opera di inestimabile valore storico, artistico e culturale era nascosta.
La carrozza è stata trovata in un garage ad Aci Catena, ne catanese, di proprietà di un appartenente al gruppo criminale mentre i “due cavalli” all’interno di una camera segreta completamente murata ricavata in un locale di una villa privata a Piazza Armerina ,nell’ennese, in uso ad un noto antiquario del luogo.
Grazie alle indagini dei carabinieri è stato possibile porre un freno al crescente fenomeno dei furti e rapine ai danni di attività commerciali da parte del gruppo criminale e di individuare, tra gli altri, un dipendente infedele di una delle banche, il monte dei Paschi di Siena, nonché di un sorvegliante del cimitero monumentale di Catania, in relazione al furto della biga di Morgantina.
In manette sono finiti: Nuccio Ardito, 49 anni di Catania; Antonio Cordio, 22 anni, catanese; Francesco Corio, 41 anni, catanese già detenuto nel carcere di Catania piazza Lanza per altra causa; Gianluca Costantino, siracusano di 44 anni; Angelo Dario Lo Giudice, 34enne di Catania e Giovanni Messina, 65enne nato a Nicosia, nell’ennese.
Gli arresti domiciliari, invece, sono stati disposti per: Vito Calì, catanese di 68 anni; Rosario Celestri, 61enne di Caltanissetta; Antonino Corio, catanese di 40 anni; Salvatore Fichera, catanese 54enne; Pietro Gangemi, 60enne di Catania; Desiree Grasso, 26enne di Catania; Tommaso Agatino Tasco, catanese di 54 anni; Paolo Mirabella, 48enne di Catania; Giuseppe Emiliano Nauta, catanese di 45 anni; Nunzio Mario Guido Tringale, catanese di 38 anni e Salvatore Tringale, nato ad Aci Castello, 62 anni.