Biancavilla (Ct): botte e insulti alla convivente, arrestato

Un uomo a Biancavilla, nel catanese, è stato arrestato dai carabinieri per aver picchiato e insultato la convivente. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I militari hanno raccolto la richiesta di aiuto di una 38enne del luogo che si era rivolta a loro a seguito delle percosse patite per mano del convivente.

La donna, dopo un periodo di convivenza con l’uomo in un’abitazione a Taormina, di proprietà dei genitori di quest’ultimo, aveva troncato la relazione perché stanca dell’ossessiva gelosia e della violenza che il suo compagno era prodigo rivolgerle.

Al termine del rapporto sentimentale la donna non era stata riaccolta nella casa della madre, fermamente contraria alla relazione della figlia che, viste anche le pressioni dell’uomo, ritornava sui suoi passi riavvicinandosi all’ex che, nel frattempo, la illudeva dicendole di poter convivere tranquillamente da “buoni amici” in un appartamento in affitto a Biancavilla con stanze separate.

Dopo poco tempo, però, sono ricominciate le urla e le scenate di gelosia e presto si è passati alle minacce e ad un’interminabile quanto variopinta sequela di insulti della peggiore risma.

L’escalation della tensione ha avuto il suo culmine quando una sera la donna, al rientro dalla festa patronale, è stata oggetto delle attenzioni dell’amico convivente che, a tutti i costi, voleva soddisfare le proprie pulsioni trascendendo al tentativo di violenza vera e propria, con schiaffi e pugni nel tentativo di spogliare la donna che si difendeva dai continui attacchi del convivente.

In uno degli episodi di violenza, l’uomo aveva talmente picchiato la donna che poi, pentito e mosso a compassione, era uscito di casa per procurarsi il ghiaccio e lenire le ferite.

A seguito dell’ennesima lite, la donna, per timore che l’uomo potesse ancora farle del male fisicamente, ha denunciato tutto ai carabinieri che l’hanno trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla dove le è stata riscontrata un’ecchimosi al braccio destro e all’anca destra, una contusione all’emitorace destro con una prognosi di 10 giorni.

La donna è stata ospitata in una struttura dedicata alle donne vittime della violenza di genere mentre l’arrestato è stato tradotto nel carcere di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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