Il vicepresidente ed assessore per l’economia Gaetano Armao, in qualità di componente e presidente dell’intergruppo per l’insularità del comitato delle Regioni è intervenuto stamattina, a Bruxelles, nel corso del Seminario “Mediterranean Insularity: challenges and future”.
Nel corso dell’intervento, Armao, ha fornito un’ampia contestualizzazione – nel quadro delle normative vigenti – degli scenari sociali ed economici in atto nelle regioni insulari, ribadendo l’importanza del documento delle Regioni insulari mediterranee, condiviso nel febbraio di quest’anno dai presidenti delle Regioni Corsica, Sardegna e Isole Baleari, con la successiva adesione della Regione Siciliana, ed inviato ai vertici dell’Unione Europea ed ai ministri dei rispettivi Stati di appartenenza segnalando l’esigenza di adottare, nella produzione legislativa europea da cui deriva gran parte della normazione interna, dispositivi normativi specifici, calibrati sulle sfide dei territori insulari.
“In considerazione della necessità di un’effettiva integrazione delle regioni insulari periferiche con lo spazio e il mercato europei – ha dichiarato Armao – auspichiamo arrivi presto il fattivo sostegno da parte della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea, perché ne agevolino l’adozione, nell’ottica della maggiore partecipazione ai vantaggi concorrenziali del mercato interno e ai processi di convergenza economica dell’Unione europea”.
“Oggi, i tentativi di superare gli svantaggi strutturali e permanenti insiti nell’insularità periferica producono purtroppo un continuo contenzioso con la Commissione europea, in materia di aiuti di Stato, come dimostra l’annosa questione della continuità territoriale. Obiettivo principale è quindi quello di far in modo che lo scenario normativo e programmatico post-2020 superi queste problematiche e non lasci indietro i territori insulari”.
In qualità di presidente dell’Intergruppo Insularità del Comitato delle Regioni, Armao, ha quindi ripercorso l’attività sin qui svolta ed in particolare le iniziative attuate al fine di restituire centralità nel dibattito sulle politiche di coesione dell’Unione Europea e dei singoli Stati alle questioni legate agli svantaggi determinati per i territori, per le imprese e per i cittadini dalla condizione di insularità.
“Se si vuole un’Europa più inclusiva e coesa, la questione insulare non può che risultare centrale – ha detto Armao – è quindi necessario porre con forza la questione e chiedere che il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e le nuove politiche di coesione prevedano in modo concreto misure specifiche di compensazione per ridurre il divario di sviluppo delle isole e permetterne una piena integrazione. E tutto ciò va fatto in fretta prima che vengano definiti il prossimo budget della UE e le politiche settoriali 2021-2027.”
“La clausola di insularità deve riguardare tutti i settori socioeconomici strategici per i territori insulari europei. La recente produzione di pareri e documenti e negli stessi dibattiti del Comitato delle Regioni risente decisamente dell’influsso positivo dell’Intergruppo sui temi dell’insularità, mentre è stato richiesto un incontro, non appena si sarà insediato, al nuovo Commissario europeo per la coesione Elisa Ferreira.“
Mentre prende forma la nuova politica di coesione ed i cittadini sembrano avvertire con maggiore intensità l’impatto delle misure di coesione, vanno condivise le parole della presidente designato della commissione, Ursula von der Layen, occorre lavorare uniti per rappresentare al meglio le istanze inappagate dei nostri territori. Occorre infatti “assicurare una transizione equa per tutti. Le popolazioni e le regioni più esposte beneficeranno di un sostegno tramite un nuovo Fondo per una transizione equa. È questa la via europea: siamo ambiziosi e non lasciamo indietro nessuno”. E questo riguarda prioritariamente i cittadini europei insulari – conclude Armao.”