Si è concluso a Shama il corso di diritto internazionale umanitario per operatori internazionali che si è svolto dal 26 al 30 agosto in Libano a cura della brigata Aosta di Messina.
Il corso, voluto dal comando operativo di vertice interforze italiano, ha visti impegnati istruttori e consiglieri qualificati DIU della croce rossa italiana, nonché consiglieri giuridici delle forze armate italiane.
L’attività formativa ha previsto la trattazione dei principi fondamentali di base ed evolutivi del diritto internazionale umanitario ed è stata offerta a favore di 44 frequentatori, militari e civili, provenienti da 9 diverse nazioni che partecipano alla missione UNIFIL nel settore a responsabilità italiana.
Il corso si inquadra nel più ampio contesto degli obiettivi di una missione che, per sua stessa natura, annovera tra le sue fila, oltre ai circa 1.000 italiani, rappresentanti provenienti da diversi Paesi del mondo, portatori quindi di storia, culture e tradizioni differenti ed è il terzo ad essere stato condotto nella Terra dei Cedri, con lo scopo di fornire ai peacekeepers le nozioni di base, sintetizzate in un quadro formativo comune, sulla protezione accordata dalle Convenzioni di Ginevra alle vittime dei conflitti armati e sui limiti ai mezzi e metodi di combattimento.
In tale contesto, i Caschi Blu di UNIFIL, che operano su mandato della risoluzione 1701/2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sono chiamati a fornire tutto il supporto necessario per il mantenimento della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele e devono costantemente dare prova, nell’esercizio delle loro funzioni, di estrema attenzione e professionalità poiché, portando apertamente le armi, devono essere capaci di coniugare, in ogni situazione, le leggi e le regole del Diritto Internazionale Umanitario con gli obiettivi dettati dal mandato di pace.