Visita guidata a Villabate, nel palermitano, alla chiesa di San Giuseppe nell’ambito delle “Notti di BCsicilia”. Appuntamento per domani, martedì 27 agosto alle 21.30 con la visita guidata “tra passato e presente, arte e architettura”.
L’appuntamento è in piazza Ten. Oliveri a Villabate. Dopo l’introduzione di Vincenzo Oliveri, sindaco di Villabate; Vincenzo Napoli, assessore comunale alla cultura e di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, inizierà la visita ai monumenti di Villabate.
L’itinerario avrà come filo conduttore il libro ricerca di Salvatore Cento dal titolo “Villabate, dal Fondaco all’autonomia”. La visita sarà guidata da Salvatore Cento e dall’architetto urbanista Giovanni Giannone. Nel corso della serata Gaetano Martorana leggerà alcuni brani tratti dal libro.
Si partirà dal settecentesco palazzo Migliaccio-Termine. Del palazzo, secondo alcune note storiche, si parla già nel 1699, costruito in ampliamento e trasformazione di un preesistente fondaco agricolo difeso da una torre della quale rimangono evidenti tracce nel retroprospetto.
Di gradissimo interesse artistico è un pittura parietale in trompe l’oeil che rappresenta figure umane in un giardino fiorito sovrastato da un cielo con voli d’uccello. Si passerà quindi al vicino Monumento alla Pace, grande opera bronzea dello scultore Nicolò Di Bella, montata su una struttura girevole che mostra alternativamente la colomba della pace e i segni delle guerre, voluto dal Comune in occasione della Guerra del Golfo.
Quindi si passerà davanti al municipio per osservare l’altro bronzo del Di Bella, voluto dall’amministrazione comunale in memoria dei caduti nella lotta alla mafia. Accanto al municipio si potranno notare le vestigia della vecchia stazione ferroviaria a scartamento ridotto costruita alla fine dell’Ottocento per collegare Palermo-Corleone. Infine si raggiunge la chiesa di S. Giuseppe, moderna opera architettonica di grandissima qualità compositiva. Al suo interno si potranno ammirare i lavori del maestro Giuseppe Tuzzolino il quale illustrerà, sotto il profilo artistico e teologico, il vasto ciclo delle scritture iconografiche che decora le pareti interne della chiesa, realizzato alla luce di una innovativa interpretazione del linguaggio artistico di antica matrice bizantina.
Nella stessa chiesa sono presenti: il Cristo di Pericle Fazzini, la Madonna di Virgilio Ciminaghi, il tabernacolo bronzeo di PhilKay (al secolo Filippo Misuraca) e due splendide statue marmoree del 1721 (San Giuseppe e San Michele Arcangelo) di Petrus Felici. Verrà illustrata la genesi compositivo-concettuale della chiesa, (progettata dall’arch. Carlo Schillaci) nonché il linguaggio e l’estetica legati alla tecnica costruttiva dell’edificio e della sua particolare copertura.