Pensando all’ortica si pensa al prurito che può provocare se si sfiorano i gambi. Eppure può essere molto gustosa se cucinata con maestria. Lo hanno compreso le associazioni riunite Pro Tortorici che hanno proposto anche quest’anno la sagra dell’ortica e delle erbe selvatiche.
Nei vari stand si potevano degustare: arancini, pane con tuma e ricotta all’ortica, tagliatelle all’ortica, salsiccia condita all’ortica, torta, panna cotta, cannolo, gelato e granita all’ortica e bevanda all’ortica.
La sagra dell’ortica è stata anche l’occasione per i visitatori di visitare i musei del paese e i diversi punti di interesse, rimasti aperti fino a tarda notte. Ad aprire l’evento è stato il convegno “Scopriamo l’ortica: aspetti salutistici e gastronomici” che ha dato importanza sotto il profilo scientifico alla manifestazione.
A fare da moderatore è stato il dottor Rocco Crimi, farmacista nonché presidente della fondazione Crimi. Dopo i saluti del sindaco Emanuele Galati Sardo hanno preso la parola esperti come Rosario Schicchi, direttore dell’orto botanico di Palermo e Riccardo Lojacono, farmacista erborista. Al pubblico presente i relatori hanno raccontato la biodiversità vegetale unita alla cultura e alle tradizioni locali e spiegato gli aspetti di medicina erboristica e i benefici per la salute del’ortica e di altre erbe naturali.
Nel corso del convegno Francesca Cerami, direttrice dell’IDiMed, istituto per la promozione e la valorizzazione della dieta del Mediterraneo, ha presentato l’opuscolo informativo-divulgativo sulle verdure spontanee di Sicilia, guida al riconoscimento e al consumo che sarà pubblicato a breve dal comune di Tortorici. Sono intervenuti, inoltre, Stefano Salvo, presidente dell’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Messina; Salvatore Foti, presidente delle associazioni riunite Pro Tortorici; Filippo Zullo, responsabile marketing territoriale del parco dell’Alcantara; Mariangela Currò, preisdentessa dell’associazione Le mamme del borgo di Motta Camastra che ha presentato la buona pratica di sviluppo locale sostenibile con un gruppo di mamme che cucinano i prodotti locali nelle proprie case per i visitatori che arrivano nel paese.
Dopo il focus tematico è stato dato il via alla sagra vera e propria. I partecipanti hanno potuto gustare arancini all’ortica, tagliatelle di pasta verde, salsiccia, ricotta e tuma, pane e svariati dolci, tutti aromatizzati con l’ortica. Per finire il pasto, poi una bevanda dissetante, una granita all’alloro e alle erbe spontanee come il finocchietto selvatico e la nepetella o un buon gelato alla granita. Dopo il successo dei primi due anni della sagra, le associazioni riunite Pro Tortorici stanno già pensando alla sagra del prossimo anno.