Tre persone sono state arrestate questa mattina nel corso di un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania. i tre dovranno rispondere di furto, furto aggravato. Per uno degli arrestati è stata disposta la sospensione dell’esercizio dell’impresa.
Le indagini hanno permesso di far emergere come il gruppo avesse commesso sei furti in abitazione di cui due tentati e sei furti di auto a partire dal luglio 2017 a luglio 2018. Il gruppo si avvaleva anche della collaborazione del responsabile di un esercizio commerciale di vendita e fabbricazione di chiavi che, in più occasioni, da una semplice foto, era in grado di riprodurre il calco delle chiavi delle case che poi venivano rapinate.
Le indagini erano state avviate dopo un furto di circa 75 mila euro tra contanti, monili e preziosi e hanno permesso di comprendere le modalità con cui i soggetti si organizzavano per commettere i reati, come accedevano nelle abitazioni senza lasciare alcun segno di effrazione.
Gli arrestati individuavano le vittime più appetibili in specifiche aree di sosta e, utilizzando un disturbatore di frequenza, riuscivano ad accedere alle loro auto approfittando della momentanea assenza dei proprietari, provvedendo immediatamente a fotografare i libretti di circolazione e tutte le chiavi presenti nell’abitacolo.
Soltanto dalle fotografie, come già detto, il gruppo riusciva a duplicare le chiavi delle residenze delle vittime e dal libretto di circolazione riuscivano a risalire all’indirizzo di residenza dove si recavano successivamente per effettuare sopralluoghi e analizzare le abitudini dei proprietari e scegliere il momento propizio per commettere i furti. Nel corso dell’indagine è stata sequestrata attrezzatura varia per lo scasso, mazzi di chiavi duplicate, disturbatori di frequenza, cellulari “citofono” nonché recuperati preziosi e monili dal valore complessivo di 2.500 euro.
Le manette sono scattate ai polsi di Daniele Romeo, 32enne catanese, già ai domiciliari; Francesco Vittorio, 36enne anche lui di Catania e anche lui già ai domiciliari e Alberto Vittorio, 33enne di Catania.
LGM, 49 anni, invece, è stato colpito da misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio dell’impresa per 9 mesi.