Quasi metà dei treni che circolano in Sicilia, e più di un terzo delle stazioni ferroviarie, non è pienamente accessibile ai disabili e alle Persone con Mobilità Ridotta (PMR), ma il “Piano Operativo per l’Accessibilità” attualmente in discussione all’Assessorato per i Trasporti della Regione Siciliana non prevede interventi sufficienti a risolvere questi problemi.
Per questo Federconsumatori Sicilia ha inviato le proprie osservazioni all’assessore Marco Falcone affinché il piano operativo venga profondamente modificato.
Il piano operativo per l’accessibilità è previsto dall’articolo 17, comma 3, del contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale per il periodo 1/1/2017–31/12/2026. Al centro del Piano ci sono gli interventi di adeguamento delle stazioni ferroviarie e dei treni, affinché siano pienamente utilizzabili da chi ha problemi di mobilità. Gli interventi di adeguamento, quindi, spettano sia a Trenitalia che a Rete Ferroviaria Italiana, mentre all’assessorato regionale ai trasporti (e indirettamente anche alle associazioni di tutela dei diritti dei consumatori, come Federconsumatori) spetta la vigilanza sull’effettiva attuazione di quanto previsto dal piano operativo per l’accessibilità.
La situazione attuale delle stazioni siciliane è gravemente deficitaria: delle 165 stazioni esistenti solo 53 sono pienamente accessibili alle PMR, 106 stazioni sono parzialmente accessibili e 6 stazioni sono del tutto inaccessibili. Per quanto riguarda i treni, invece, il 51% di essi può essere preso comodamente da un disabile mentre il restante 49% no.
Regione Siciliana e Trenitalia hanno già presentato un piano congiunto di investimenti che prevede, entro il 2021, la sostituzione di circa il 54% dei treni circolanti in Sicilia e questo, per fortuna, migliorerà anche l’accessibilità media dei vagoni. RFI, invece, prevede di rendere più accessibili entro i prossimi anni le stazioni di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo e Siracusa. Tuttavia al termine del Piano decennale degli investimenti rimarranno ancora ben 92 su 165 stazioni non pienamente accessibili alle Persone con Mobilità Ridotta.
“Tutto ciò per Federconsumatori Sicilia è inaccettabile – spiega il presidente Alfio La Rosa – e per questo abbiamo inviato le nostre osservazioni al piano operativo per l’accessibilità. Apprezziamo gli sforzi di Trenitalia e RFI, ma ci saremmo aspettati un impegno maggiore in favore dei disabili e di chi ha problemi di deambulazione. Ricordiamo che nella grande categoria delle Persone con Mobilità Ridotta rientrano anche molti anziani, che spesso usano il treno come mezzo di trasporto da un Comune all’altro della Sicilia. C’è ancora tempo per aggiustare il tiro – conclude La Rosa – e speriamo proprio che, anche grazie all’intermediazione dell’Assessorato regionale ai Trasporti, le due aziende decidano di fare uno sforzo in più per tutelare i diritti di disabili e PMR”.