Vittoria (Rg): nel giorno dei funerali di Alessio, muore anche il cuginetto

Un paese intero stretto attorno alle famiglie dei due cuginetti falcidiati da un’auto a Vittoria. Nel giorno dei funerali di Alessio D’Antonio la comunità ha ricevuto un’altra terribile notizia: la morte del cuginetto.

“Lascerò Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco più a vivere in questa città”. Così ha detto Alessandro D’Antonio, il padre di Alessio, a chiusura dei funerali del figlio travolto e ucciso da un Suv mentre giocava davanti casa con il cuginetto. “Chiedo e pretendo giustizia per mio figlio” ha aggiunto il papà della giovanissima vittima.

Tutta la città di Vittoria è in lacrime e la chiesa gremita fino all’inverosimile per i funerali del piccolo Alessio. Nella chiesa di San Giovanni con almeno più di 3 mila persone, tutti hanno voluto tributare affetto e vicinanza alla famiglia del piccolo Alessio. A celebrare la messa il vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, ha ricordato l’insegnamento che la morte di Alessio potrà dare. “Oggi Alessio è con noi – ha detto il vescovo – e lo sarà sempre. Il suo sacrificio non resti vano”.

Nel giorno del funerale di Alessio è morto anche Simone, 12 anni, il cuginetto investito anche lui dal Suv guidato da un uomo ubriaco e sotto l’effetto di cocaina.

Intanto, il ministero dell’interno Matteo Salvini chiede “galera per anni e senza sconti per chi ha ucciso piccoli angeli”. Due giovani vite violentemente spezzate da un criminale. È così grande la rabbia che viene da dire che per uno così non basta nemmeno il carcere” scrive su Facebook il vice premier e ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio.

“La giustizia sia implacabile e punisca, senza sconti, i responsabili di questo abominio”. A scriverlo su Facebook è la presidentessa di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

E il papà di Alessio si è rivolto proprio ai due vice premier chiedendo che venga fatta piena e vera giustizia. “Spero di non ritrovarmi fra qualche tempo a vedere che chi ha ucciso mio figlio e mio nipote venga condannato a due o tre anni. Né io né mio fratello potremmo accettarlo”.

Il piccolo Simone non ce l’ha fatta, era in coma farmacologico e combatteva con una febbre alta e con un assestamento emodinamico, di circolazione e pressione, dopo l’amputazione che presentava varie complessità. I genitori sotto shock si sono alternati in questi giorni al capezzale del ragazzo. “Ci hanno distrutto una famiglia – questo il commento di mamma Valentina, mentre parlava con i parenti accorsi da Vittoria fino a Messina per assistere i D’Antonio”.

La prefettura di Ragusa ha dato il compito al comune di Vittoria di individuare una ditta alla quale affidare i funerali del piccolo Simone. La decisione dopo le polemiche sollevate dal giornalista Paolo Borrometi che ha denunciato come la gestione del funerale di Alessio sia stata affidata all’agenzia Cutello nella quale lavora anche Maurizio Cutello, attualmente sotto processo per associazione a delinquere di stampo mafioso assieme ad Angelo Ventura, uno degli occupanti dell’automobile guidata da Rosario Greco che ha travolto i bambini uccidendoli.

Borrometi racconta su Facebook di essere stato minacciato: “Un amico di Angelo Ventura, un pluripregiudicato, scrive pubblicamente qui su Facebook che “Borrometi è lo schifo della terra” e che mi dovrei “vergognare” perché ho denunciato i nomi e cognomi di chi è scappato. Io faccio il giornalista e che, piaccia o no, ho l’obbligo di fare nomi e cognomi. Anche se sono i figli dei boss! ”.

 

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