Circa 50 pistacchieti nel territorio di Bronte, centro alle falde dell’Etna in provincia di Catania, non sono raggiungibili con le automobili in contrada Cipollazzo.
Qui i terreni, infatti, si possono raggiungere soltanto a piedi perché l’antica strada in terra battuta non si può più percorrere dal crollo, la notte del 30 dicembre del 2011, di un terrapieno di cemento a protezione della strada statale nel tratto Bronte-Adrano che garantiva anche stabilità alla stradella di campagna.
La ferrovia circumetnea ha posto inoltre dei paletti di ferro che permettono il passaggio soltanto ai pedoni. I proprietari dei terreni hanno sempre segnalato il caso e il problema che si ripresenta puntuale ogni due anni, nel momento della raccolta del prezioso oro verde di Bronte. Questo è l’anno della raccolta e tanti proprietari terrieri si sono rivolti al sindaco Graziano Calanna chiedendogli di trovare una soluzione.
Il primo cittadino, insieme al vice sindaco Gaetano Messina ha riunito attorno ad un tavolo l’Anas e la Fce. All’incontro hanno partecipato il direttore della Circumetnea Salvatore Fiore con l’ingegnere Daniele Zito e il geometra dell’Anas, Gaetano Trovato.
“I problemi sono due – ha esordito il vice sindaco – poiché negli anni Ottanta, quando è stata ammodernata la strada, il livello della carreggiata è stato notevolmente abbassato, è compito dell’Anas garantire stabilità al terrapieno e alla strada rurale che lo sovrasta, con Fce che dovrebbe eliminare i paletti”.
Per l’Anas sarebbe necessario effettuare opportune verifiche documentali prima di decidere. “La politica di sviluppo adottata dalla Fce – sottolinea l’ingegnere Fiore – prevede di eliminare gli attraversamenti pedonali della ferrovia e la messa in sicurezza di tutti i passaggi a livello carrabili. Questo nel rispetto delle linee previste dall’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie che guarda alle norme europee. Per questo, nei passaggi a livello carrabili, è già in programma la realizzazione di barriere automatizzate. La gara per questi lavori dovrebbe essere pubblicata in estate. Possiamo quindi dire addio alle croci di Sant’Andrea”.
Il problema ancora rimane. “I proprietari dei pistacchieti – prosegue il sindaco Calanna – dovranno comunque raggiungere i propri terreni. Cercheremo altre soluzioni, compresa quella di chiedere all’Acoset di farli passare da una loro strada privata. Nel frattempo la sinergia fra comune, Anas e Fce dovrà continuare.Questo problema va risolto”.