Il nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri di Catania festeggia i 50 anni della costituzione. Ieri pomeriggio hanno avuto luogo i festeggiamenti.
Il comandante del Nas, maggiore Salvatore Calabrese, nel ringraziare i presenti, tra cui il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, Raffaele Covetti e il comandante del gruppo tutela salute per l’Italia meridionale di Napoli, tenente colonnello Vincenzo Maresca, ha ripercorso brevemente la storia del reparto dalla sua costituzione il 16 giugno 1969 per volontà del ministro della sanità dell’epoca, Camillo Ripamonti e del comandante generale dell’arma dei carabinieri, generale Luigi Forlenza, fino ad oggi, ricordando anche quelle che potrebbero essere considerate le pietre miliari dell’ormai lungo percorso istituzionale, tra le quali il riordino che nel 2005 ha determinato un nuovo assetto delle forze sul campo in ambito nazionale dei 38 Nas e conferito all’organizzazione apicale della specialità l’attuale denominazione di “comando carabinieri per la tutela della salute”.
Il ministro della salute Giulia Grillo, non intervenuta all’evento poiché assorbita da importanti impegni istituzionali connessi al G20 di Osaka, ha fatto pervenire un videomessaggio diffuso ai presenti nel corso dell’evento. La Grillo ha ribadito “quanto forte è stato l’impegno nel sostenere il sistema dei controlli, necessario per assicurare a tutti il diritto alla salute e se ciò è stato possibile è perché ho avuto quotidianamente al mio fianco i carabinieri per la tutela della salute”.
Il ministro ha aggiunto poi che “i carabinieri dei Nas sono il più forte e attivo strumento di cui lo Stato e il ministero della salute dispone per garantire non solo la sicurezza alimentare, ma anche il rispetto dei protocolli sanitari, delle regole a tutela dell’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari”.
Nel corso della manifestazione la Grillo ha ricordato una recente operazione condotta dal nucleo di Catania che ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di grano in cattivo stato di conservazione, bloccato dai militari prima che potesse essere conferito alle aziende alimentari del territorio definendo i “Nas un pilastro della comnunità ed un presidio di salute ed efficienza, oltre che di legalità”.