Lì dove l’acqua scorre allegra, nel torrente Calagni che scorre lungo il centro di Tortorici, nel messinese, è stata rinvenuta una granata d’artiglieria risalente alla seconda guerra mondiale.
Un posto particolare quello dove è stata ritrovata la granata. Proprio in quel punto, infatti, ogni 20 gennaio, in occasione della festa del patrono, San Sebastiano, il parroco recita il Te Deum di fronte alla schiera di “nudi”, i fedeli vestiti di bianco che a piedi scalzi attraversano proprio quelle acque del torrente Calagni per ricevere la benedizione sacerdotale. Proprio nei pressi del luogo in cui è stata rinvenuta la granata i tortoriciani ricordano il miracolo del ritrovamento del campanone del duomo, che oggi porta il nome di San Sebastiano, andato perduto nell’alluvione del 1682.
L’ordigno bellico da 8 mm, privo di spoletta di armamento, aveva al suo interno ancora la carica esplosiva. L’area è stata messa in sicurezza e gli agenti della polizia di Stato del locale posto fisso, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, hanno presidiato l’area. Sul posto è arrivato anche il nucleo artificieri della questura di Messina che ha provveduto a rimuovere il residuato bellico e al successivo brillamento.
Non è la prima volta che a Tortorici vengono ritrovati residuati bellici. Nel 2009 una bomba a mano della seconda guerra mondiale, in perfetto stato di conservazione, era stata trovata sulla cassetta delle lettere di un’insegnante in pensione in una palazzina del centro storico.