Tortorici (Me): amministrative, presentati due ricorsi al Tar

I risultati elettorali, la proclamazione del sindaco di Tortorici (Messina), l’attribuzione dei seggi e la proclamazione degli eletti a consigliere comunale sarebbero illegittimi. Per questo l’ex sindaco del centro nebroideo, Carmelo Rizzo Nervo e anche il candidato a sindaco Antonio Paterniti Mastrazzo, oggi capogruppo della minoranza consiliare, hanno presentato due ricorsi al Tar.

Rizzo Nervo, nel corso di un pubblico comizio aveva già annunciato la presentazione del ricorso, oggi pubblicato integralmente dal sito Glpress. Secondo il ricorso presentato al Tar di Catania, a firma dell’avvocato Mario Caldarera e che verrà discusso il 18 luglio, i risultati elettorali sarebbero stati “inficiati ed alterati dalle gravi violazioni di legge in cui sono incorsi gli uffici elettorali delle sezioni 3 e 11 nell’espletamento delle operazioni elettorali la cui regolarità e trasparenza è stata a tal punto lesa da compromettere pesantemente le garanzie di autenticità, affidabilità e certezza delle schede votate e dei voti attribuiti nelle sezioni 3 e 11”.

Nel mirino del legale di Rizzo Nervo, in particolare, le operazioni delle due sezioni elettorali. Il verbale della sezione 3 presenterebbe “diverse inspiegabili correzioni ex post del numero degli iscritti nelle liste della sezione, del numero delle schede autenticate e di quelle non autenticate. Il verbale della sezione 3 – si legge ancora nel ricorso – presenta indicazioni e risultanze assolutamente contradditorie ed inconciliabili con la conseguente ovvia inattendibilità dei risultati riportati nel verbale, incertezza rilevante tenuto conto che lo scarto tra il sindaco eletto Emanuele Galati Sardo e il candidato Antonio Paterniti Mastrazzo è di soli 26 voti e che nella sezione 3 al primo sono stati attribuiti 141 voti e al secondo 111 con una differenza di 30 voti”.

Sarebbero state riscontrate, inoltre, anomalie anche nel verbale della sezione 11 in cui ci sarebbero divergenze tra il numero dei votanti e il numero totale delle schede scrutinate, la non corrispondenza tra le schede autenticate per cui “la validità delle operazioni elettorali svolte nelle sezioni 3 e 11 comporta inevitabilmente l’illegittimità degli atti successivi e del verbale di proclamazione degli eletti”.

Il ricorso di Rizzo Nevo per l’annullamento delle elezioni amministrative dello scorso 28 aprile sarà discusso al Tar di Catania il 18 luglio. Solo allora si saprà se il ricorso sarà dichiarato ammissibile o meno.

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