Sette persone sono state fermate a Licata, nell’agrigentino, dai carabinieri di Agrigento. In carcere anche un boss e un consigliere comunale. Nel mirino degli investigatori le famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata. Gli indagati dovranno rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa. Fra loro anche un consigliere comunale di Licata.
Le indagini hanno permesso di disarticolare i vertici e i quadri dei due clan, portando alla luce un’estorsione ad un’impresa che svolgeva lavori edili in Germania e hanno accertato l’interesse dei mafiosi nel settore delle slot machine.
All’affare partecipava una società di distribuzione di apparati elettronici da gioco. L’operazione è stata coordinata dalla Dda di Palermo ed è stata denominta “Assedio”.
Tra gli arrestati il boss Angelo Occhipinti, 64 anni, sarebbe il reggente della cosca mafiosa di Licata. In passato era stato condannato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
Fermati anche il consigliere comunale di Licata Giuseppe Scozzari, eletto a giugno dello scorso anno e un ex consigliere comunale. Quest’ultimo si sarebbe rivolto al capomafia, così come altri politici, per aver favori. L’inchiesta Assedio è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Claudio Camilleri e Gery Ferrara.