A Catania il viale Kennedy resta un nodo irrisolto per tutta la città. E il comitato Terranostra, attraverso il suo componente Carmelo Sofia, abbozza una soluzione: il recupero radicale dell’intera area per fini turistici e produttivi.
Si tratta di una strada che collega il centro di Catania alle spiagge libere ed ai lidi della Plaia. Con l’inizio della stagione balneare, tra pochi giorni, migliaia di persone e di macchine, a qualsiasi ora del giorno e della notte, utilizzeranno questa importante arteria.
Una via che presenta un manto stradale danneggiato in molti punti e senza un adeguato sistema di pubblica illuminazione. Problemi che creano grandi preoccupazioni in termini di sicurezza soprattutto la sera. E’ bene ribadire che la zona, pur non ricadendo direttamente nelle competenze di Palazzo degli Elefanti, resta costantemente attenzionata da questa amministrazione comunale con iniziative e proposte che mirano a valorizzarne tutte le potenzialità ancora inespresse.
Adesso, però, bisogna continuare con questa strategia migliorando il traffico, la sicurezza dei pedoni, la fruibilità di tutti coloro che qui praticano jogging oppure fanno una semplice passeggiata nel vicino boschetto. Non bisogna fossilizzarsi in una situazione di stallo ma intervenire, attraverso una collaborazione con tutti i soggetti interessati, per dare migliorare la vivibilità del viale Kennedy.
Una valorizzazione che comprenda anche il recupero degli immobili abbandonati posti tra il pala ghiaccio di Catania e il campo rom. Un sito, quest’ultimo, fatto di vecchie catapecchie fatiscenti con l’emergenza sociale e igienica che ne consegue.