Gaetano Castiglia, ,giovane promessa musicale siciliana, appena rientrato dal programma Italia’s Got Talent 2019 salirà sul palco del Brass. Il trombettista tredicenne di Lercara Friddi torna al ridotto dello Spasimo a Palermo per la rassegna della fondazione Brass group, brass talents. Appuntamento mercoledì 20 marzo alle 21.00 con una nuova formazione che accoglie come ospite speciale il sassofonista Gaspare palazzolo.
Il repertorio disegna un affascinante viaggio nella storia del jazz. Gli artisti residenti che accompagneranno il giovane musicista saranno Giuseppe Preiti al pianoforte, Giuseppe Costa al contrabbasso e Giuseppe Madonia alla batteria.
Autentico enfant prodige, Gaetano ha cominciato a suonare ad appena quattro anni, stimolato da un ambiente familiare in cui la musica suonata e ascoltata, anche se soprattutto classica, è una presenza costante. Scoperto il jazz quasi per caso, si è presto innamorato di questa musica affiancando gli studi classici al conservatorio a quelli specifici di tromba jazz presso la scuola del Brass Group, seguito dal Maestro Vito Giordano, autentica fucina di talenti in virtù di una concezione d’insegnamento che considera l’allievo alla stessa stregua del professionista consolidato e che mira non solo ad un adeguato supporto didattico personalizzato ma anche ad una pratica del palco condivisa con sperimentati musicisti.
L’efficacia dell’apprendimento e il talento naturale di Gaetano hanno presto prodotto risultati assai importanti, consentendo al giovane trombettista di arricchire rapidamente il pur acerbo palmares con riconoscimenti prestigiosi (come il Premio Marco Tamburini conferitogli dal Castelbuono Jazz Festival) e con esibizioni rimarchevoli (ad esempio, la recente performance con la big band di Massimo Nunzi, all’Auditorium Parco della Musica di Roma). Il programma, davvero ampio e suggestivo, percorre un po’ tutta la storia del jazz, dalle origini ai giorni nostri, ed offre al giovane musicista la possibilità di omaggiare alcuni dei suoi idoli e riferimenti ispirativi, da Louis Armstrong a Chet Baker, da Clifford Brown a Miles Davis, mettendo in luce le proprie peculiari doti tecniche e stilistiche: la celeberrima “Autumn leaves” di Joseph Kosma, “West End blues” di King Oliver (reso popolare da Armstrong), “Watermelon man” di Herbie Hancock, “Caravan” di Juan Tizol e Duke Ellington, “Misty” di Erroll Garner, “Bernie’s tune” e “Softly, as in a morning sunrise” (entrambi tratti dal repertorio abituale di Chet Baker), “Recorda me” di Joe Henderson, “So nice (Summer samba)” di Marcos Valle, “Four” di Miles Davis e molto altro ancora.
Inoltre, la novità assoluta di quest’anno è l’apertura del Blue Brass alle 22.15 a jam sessions, il cui ingresso è gratuito, realizzate da giovani artisti alla fine di ogni concerto fino alle 23.30. Il tutto coordinato dagli allievi del Conservatorio Roberta Sava e Walter Nicosia per dare uno spazio open a chi desidera trascorrere una serata all’insegna dell’improvvisazione e della buona musica.