Camillo Nicotra, 58 anni e Alfio Principato, 67 anni, sono stati condotti agli arresti domiciliari per peculato. I due, dipendenti dell’Asp di Catania, addetti alla riscossione ticket all’ospedale di Acireale, intascavano i soldi degli utenti. Per questo sono finiti in manette.
Le indagini erano state avviate ad aprile del 2018 a seguito di un esposto presentato il 2 marzo del 2018 dalla direzione del’Asp di Catania alla procura distrettuale che, non disgiunte da acquisizioni documentali, hanno evidenziato le condotte illecite di due dipendenti del’Asp di Catania. I due, nell’espletamento delle loro mansioni di addetti alla riscossione del ticket, a partire da gennaio del 2013 e fino a febbraio del 2018, avendo per ragioni di servizio la disponibilità e il possesso delle somme di denaro imputabili al pagamento delle prestazioni sanitarie, se ne appropriavano provocando un ingente danno economico all’Asp di Catania, quantificato in 303.263 mila euro per Nicotra e 235.371 euro per Principato.
Le indagini hanno permesso di delineare le modalità della condotta di appropriazione posta in essere dagli indagati che, in maniera sistematica, hanno detratto una parte degli importi pagati dagli utenti come ticket nelle casse dell’Asp di Catania, correlando le somme detratte a rimborsi fittizi in favore di altri utenti. I dipendenti assicuravano la corrispondenza tra l’incasso giornaliero e le somme effettivamente depositate nella cassaforte dei vari presidi ospedalieri in cui lavoravano.
Nei confronti dei due indagati, il gip ha disposto la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo di conti correnti, somme di denaro e beni immobili o mobili registrati fino agli importi indobitamente percepiti dai due.