Messina: concerto “Don Puglisi prete senza scorta”

Don Puglisi prete senza scorta” è il titolo dello speciale concerto tributo che si svolgerà venerdì 25 gennio alle 19.00 nella chiesa di Santa Maria Annunziata dei Catalani.

Si esibiranno Giancarlo Capo alla chitarra, Stefano Infino alla fisarmonica e Rino Farruggio, voce narrante e canto. Il concerto è ad ingresso libero.

L’appuntamento è organizzato dalla fondazione antiusura padre Pino Puglisi onlus e dalle Paoline ricordando il XXV anniversario dal martirio.

L’autore di musica cristiana Rino Farruggio dedica un CD e una serie di concerti a Pino Puglisi, un “prete senza scorta”, un eroe moderno che nella sua strenua difesa del vangelo e della legalità, e nel suo incessante tentativo di strappare i ragazzi siciliani alla criminalità e alla strada, nel 1993 ha perso la vita per mano della mafia.

Una narrazione cantata “Narrazione cantata” o cantata con narrazione: così l’autore Rino Farruggio definisce questo suo nuovo progetto musicale che ha per protagonista il beato Pino Puglisi, sacerdote siciliano ucciso dalla mafia. La formula comunicativa privilegiata dall’autore è quella del teatro-canzone, che in Italia ha come capostipite Giorgio Gaber. Pur avendo al suo attivo l’esperienza di diversi musical, Farruggio ha voluto adottare questa forma di racconto attraverso le canzoni, con lo speciale apporto di due strumentisti di prima qualità, noti nel panorama musicale romano e nazionale, come Giancarlo Capo (chitarre) e Stefano Indino (fisarmonica- tastiere).

La scelta nasce dall’esigenza di rappresentare il più possibile fedelmente una figura indimenticabile, un eroe moderno, senza affidarsi alla spettacolarità del musical. Quest’opera nasce da un tributo che Farruggio, da ex Assistente Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) del gruppo di Ragusa, sentiva di dover dare a padre Puglisi, conosciuto personalmente come Assistente Fuci a Palermo.

Con un linguaggio musicale e letterario attento a ogni pensiero e sensibilità etico-religiosa, senza lasciarsi prendere la mano da un’omologante letteratura agiografica, le canzoni raccontano dettagli significativi dell’esperienza di Puglisi, offerti come chiave ermeneutica per comprenderne il genio umano, spirituale e sociale.

Un prete capace di generatività Mons. Carmelo Cuttitta, ex ragazzo di Godrano, dove Pino Puglisi fu parroco prima che a Brancaccio, oggi vescovo di Ragusa, ha scritto la presentazione di questo CD: “Padre Pino Puglisi, (3P come preferiva essere chiamato), con la sua profezia ha prodotto, dopo il suo martirio, scintille di paternità generativa. Papa Francesco ci propone senza dubbio una via generativa. Generare dice della nostra miracolosa capacità di mettere al mondo un figlio o di rimettere al mondo le persone che incontriamo: riconoscendole, consentendo loro una seconda nascita, favorendo le condizioni per una vita dignitosa, perché le loro qualità possano fiorire. E così, poter a nostra volta rinascere. E padre Pino ne ha fatto rinascere di persone… veramente tantissime. (…) Padre Pino in un suo testo si esprimeva con questa pregnanza:

Dio mi chiama all’amore perché io diventi amore: perché io riesca ad inserire il mio piccolo cuore nel suo grande cuore, e il mio piccolo cuore riesca ad avere le dimensioni del suo cuore; e così il mio cuore può spaziare e quindi gioire.

​I testi composti da don Rino Farruggio hanno la forza di creare i germi di una forza generativa, che ci inserisce in un circuito di generatività che cogliamo nella vita e nella testimonianza del Beato Pino Puglisi”.

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