Il suono delle cornamuse e delle fisarmoniche per le vie del centro storico di Tortorici. Centinaia di figuranti e antichi mestieri sparsi per le vie e dentro i caratteristici “catoi”, l’allegro scoppiettio del fuoco nei bracieri e per le strade i canti di gioia per la nascita di Gesù bambino. E poi alla sommità della scalinata del convento di San Francesco loro, le figure più importanti del Natale: Maria, Giuseppe e Gesù bambino con gli angioletti a vegliare. Un’atmosfera magica e quasi surreale ha avvolto ieri le strade di Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina, in occasione della prima edizione del presepe vivente oricense organizzato dalle Associazioni riunite pro Tortorici.
“Siamo riusciti a coinvolgere tantissime persone, anche delle borgate e siamo felici del risultato – così dice Floriana Buttafarro dell’associazione – Grazie al coinvolgimento e al supporto attivo anche dei sacerdoti del paese, padre Benedetto Lupica e padre Simone Campana, siamo riusciti a creare il presepe vivente”. “Sicuramente abbiamo fatto degli errori – ha aggiunto Andrea Vanadia, vice presidente delle Associazioni riunite pro Tortorici – ma cercheremo di partire da quelli per migliorare la manifestazione e renderla sempre più coinvolgente, anche per attirare visitatori nel nostro paese”.
I pastori sono partiti dalla centrale chiesa di San Nicolò e, preceduti dai musicisti, hanno percorso tutte le vie principali del centro storico dove erano stati allestiti i vari quadri con i mestieri antichi: “u panararu”, la locanda, il mercato, il falegname, il calzolaio, le lavandaie e poi sono stati ricreati ambienti domestici con donne intente a impastare pane e biscotti, preparare la cena, cucire e ricamare. Il percorso si è concluso in piazza Duomo, sulla scalinata che porta alla chiesa di San Francesco.
All’interno della porta principale della chiesa era stata allestita una capanna e i pastori giunti in processione hanno reso omaggio alla natività. Purtroppo le cattive condizioni meteo non hanno permesso la conclusione del presepe sulla scalinata con l’arrivo dei re magi che sono entrati nella chiesa di Santa Maria, gremita di gente. Ai piedi dell’altare i re Magi, con vestiti riccamente adornati, hanno deposto i doni a Gesù bambino e poi tutta la comunità ha intonato “Di notte a mezzanotte”. Una manifestazione che è stata molto apprezzata da chi vi ha partecipato e da tutti gli spettatori. Un momento magico da ripetere. (foto di copertina di Eleonora Foraci)