Dodici persone sono state arrestate a Catania nell’operazione denominata Blonds per frodi, estorsioni e falsi in atti pubblici. Gli arrestati sono stati indagati per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di vari delitti contro la pubblica amministrazione, come quelli di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e di frode nelle forniture pubbliche, nonché i delitti di estorsione e di maltrattamenti.
Le manette sono scattate ai polsi di: Hatarzyna Eugenia Chylewska, 38 anni; Natale Di Franca, 59 anni; Paolo Duca, 50 anni; Clara Favatella, 36 anni; Giuseppina Foti, 46 anni; Giuseppe Maria Palumbo, 61 anni; Liliana Giuseppina Pasqualino, 55 anni; Francesca Provvidenza Politi, 33 anni e Francesca Ventimiglia, 57 anni, tutti ai domiciliari. In carcere è andata Gemma Iapichello, 41 anni.
Era proprio la Iapichello insieme a Pietro Marino Biondi a capo dell’organizzazione delinquenziale. In particolare, è stato creato ad opera degli arrestati un sistema che si fondava sul fatto di assumere nelle varie cooperative/associazioni i parenti dei funzionari pubblici addetti al controllo del settore.
Le indagini, avviate sin dal giugno 2017, consentivano di acquisire concrete fonti di prova in ordine alla sussistenza e attività dell’associazione delinquenziale. Le indagini hanno permesso di accertare che Biondi, Ventimiglia, Palumbo, Favatella, Giannone, Foti e Chylewska, amministravano diverse cooperative e associazioni attive nell’opera socio-assistenziale di minori extracomunitari non accompagnati, persone diversamente abili ed anziani, allo scopo di accumulare, massimizzandoli, i profitti economici che, poi, venivano reinvestiti in altre lucrose attività imprenditoriali; le illecite condotte consistevano nell’eludere metodicamente e fraudolentemente l’osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con vari enti della pubblica amministrazione, condotte che si concretizzavano, nel somministrare ai minori cibo di scarto, non garantendo loro condizioni igienico sanitarie adeguate e non fornendo la dovuta assistenza tramite personale qualificato.
Fra gli arrestati anche due dipendenti Inps di Catania e Sondrio: Di Franca e Duca. Il Di Franca otteneva ulteriori benefici per i propri congiunti dipendenti di una cooperativa riconducibile al sistema Biondi e per il Duca di riavere assunta la moglie. Entrambi i funzionari Inps compivano atti contrati ai propri doveri d’ufficio.
Biondi, Giannone, Palumbo e Ventimiglia, invece, maltrattavano gli ospiti a loro affidati. Ai giovani fornivano un abbigliamento non sufficiente sia invernale che estivo; davano poco cibo non garantendogli la giusta alimentazione. Tutte condotte aggravate dal fatto che erano compiute ai danni di soggetti in condizione di minorata difesa, sia per l’età che per la loro condizione di stranieri.
Nelle indagini è emerso, inoltre, che Biondi e Favatella tentavano di farsi consegnare 400 euro da giovane extracomnunitario loro ospite, in cambio di un contratto di lavoro presso le cooperative da loro gestite.
Il Gip di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Biondi e Iapichello, mentre per i restanti disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari. Inoltre, accogliendo la richiesta formulata dalla procura della Repubblica, disponeva il sequestro preventivo di diverse cooperative e associazioni. Si tratta di: Associazione solidarietà 2000, cooperativa Comunità per vivere insieme, cooperativa Onlus pianeti diversi, operativa Progetto vita onlus, cooperativa Comunità il quadrifoglio onlus, cooperativa Alba, cooperativa La fata dell’arcobaleno, associazione Albero della vita per un valore patrimoniale di circa tre milioni di euro e un giro di affari di circa venti milioni di euro.