Domenica scorsa all’alba nella zona industriale di Caltanissetta i carabinieri della locale compagnia hanno bloccato una corsa clandestina di cavalli. Adesso il WWf rende noto che si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico dei responsabili.
Il blitz dell’Arma ha portato all’arresto di sette persone che dovranno rispondere di vari reati fra cui associazione per delinquere finalizzata alle corse e alle scommesse clandestine di cavalli. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati due cavalli sfruttati nella gara abusiva.
Il WWF Sicilia centrale esprime vivo apprezzamento e plauso per la brillante operazione e per l’impegno dell’Arma nel contrastare le corse ippiche clandestine e “si augura che ai soggetti coinvolti nello sfruttamento dei cavalli vengano applicate le pene massime della legge 189/2004 contro il maltrattamento degli animali.
Purtroppo non è la prima volta che a Caltanissetta e nella sua provincia si registrano simili delitti in danno degli animali: anche nei nostri territori, infatti – prosegue l’associazione ambientalista – la zoomafia lucra attraverso i maltrattamenti degli animali ed il loro utilizzo in competizioni clandestine. Non è un mistero che proprio a Caltanissetta vi sia una preoccupante diffusione (incontrollata e fuori dal circuito legale) di pitbull ed altri cani da presa, allevati, incrociati, venduti e gestiti da soggetti controindicati, non affidabili ecc. In certi quartieri della città, infatti, sono decine i cani appartenenti a razze tradizionalmente usate per i combattimenti (pitbull, dogo, ecc.) allevati spesso in garage anonimi o in case diroccate.
Non è raro, in centro storico, imbattersi in taluni giovani che esibiscono con spavalderia il proprio cane delle citate razze, spesso con orecchie e code mozze (assolutamente vietate dalle normative nazionali) e senza museruola. Per questo il WWF Sicilia Centrale manifesta il proprio favore alle azioni che, come questo intervento dei Carabinieri, riaffermano la presenza dello Stato sul territorio e per la legalità.
Auspichiamo che a Caltanissetta tutte le Forze di Polizia implementino i propri sforzi per la prevenzione e repressione dei reati contro gli animali ed interventi efficaci di lotta alla zoomafia» dichiara Ennio Bonfanti, Presidente dell’Associazione del Panda. «Anche in questo caso l’Associazione WWF – spiega l’avvocato Salvatore Patrì, responsabile dell’ufficio legale – quale parte offesa e portatrice di interessi diffusi legati alla tutela e protezione degli animali, chiaramente espressi nel proprio Statuto sociale, si costituirà parte civile nel processo che scaturirà dalle indagini avviate dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta”.