Aprirà i battenti il prossimo 25 novembre ad Acireale, nel catanese, la serata di apertura di Magma, mostra di cinema breve. Nel corso della serata sarà presentata “la strada dei Samouni” di Stefano Savona, il documentario premiato a Cannes 2018 che apre il festival siciliano..
Giunto alla sua diciassettesima edizione Magma arricchisce la sua programmazione inaugurando per la prima volta il festival con un lungometraggio. Domenica 25 novembre sarà la volta del film di Savona.
“La strada dei Samouni” impone l’aspetto più umano della questione palestinese, fatta di storie familiari, di relazioni preziose e dilaniate, di amore per la terra. Il film mostra la sua forza nell’abilità di partire da un fatto realmente avvenuto per sviluppare le possibilità della narrazione cinematografica a diversi livelli.
Ad aver colpito pubblico e critica è l’alternanza del racconto svolto al presente dalla piccola Amal con la ricostruzione del passato della famiglia affidata ai disegni di Simone Massi.
Stefano Savona, documentarista con alle spalle importanti riconoscimenti a livello europeo, ha studiato per anni le vicende della famiglia Samouni. Questa fu decimata all’interno dell’operazione militare Piombo Fuso (che è anche il titolo di un altro suo documentario, edito nel 2009), alla quale Savona era uno dei pochi giornalisti presenti. La scelta di realizzare questo coraggioso film è anche la volontà di rendere giustizia alla famiglia raccontando la storia per intero, facendo rivivere sullo schermo anche il loro passato grazie ai disegni di Massi.
Stefano Savona è un regista, sceneggiatore italiano. Nato a Palermo nel 1969, ha studiato a Roma archeologia e antropologia, che lo porteranno in Sudan, Egitto, Turchia e Israele presso diversi scavi archeologici. Si avvicinerà alla fotografia nel 1995 per poi passare alla cinematografia nel 1999. I primi riconoscimenti arriveranno tra il 2006 e il 2009 con Primavera in Kurdistan (2006) e Piombo fuso (2009). Nel 2010 fonda a Parigi, insieme a Penelope Bortoluzzi, la casa di produzione Picofilms. Nel 2012 grazie al documentario Tahir Liberation Square vince un David di Donatello e il Nastro d’Argento.