Giunta alla terza edizione, la rassegna “Jazz on Movie… & Altro” della Fondazione the Brass Group presenta ufficialmente il proprio programma nell’anteprima di giovedì 25 ottobre a partire dalle 17.00 al Real Teatro Santa Cecilia con una festa aperta al pubblico.
Numerosi gli ospiti previsti con una doppia proiezione: alle 17.00 quella di “Bix, un’ipotesi leggendaria” dedicata a Bix Beiderbecke, autentico atto d’amore del regista italiano Pupi Avati ad uno dei giganti della storia del jazz, e poi alle 20.00 quella del documentario “Dreaming Palermo” di Mario Bellone (nell’inedita director’s cut approntata per il decennale dell’opera), articolato e appassionato racconto sugli anni Sessanta vissuti con l’obiettivo puntato sulla città in un periodo cruciale, culminato nello storico “Palermo Pop 70”. Questa Produzione è parte del Programma “Sensi Contemporanei Cinema è Audiovisivo” Regione Siciliana Assessorato B.B. A.A. e P.I. Sicilia Film Commission con la collaborazione di Rai educational Prodotto dalla clct Broadcasting.
La stagione in abbonamento inizia il 4 novembre col celebre “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder (con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon) per concludersi il 7 aprile con “La Signora del blues” (con Diana Ross nel ruolo di Billie Holiday), dopo diciotto settimane di grande cinema ed altrettante pietre miliari che documentano, attraverso un itinerario ragionato e ricco di capolavori famosi o poco noti, antichi o moderni, l’inestricabile rapporto di amore e complicità che fin dagli inizi ha strettamente legato la settima arte alla musica, sia essa jazz, blues, rock, pop o classica.
“E’ un cartellone importante e spettacolare – dice Mario Bellone, direttore artistico della rassegna – quello che caratterizza questa edizione che è ormai divenuta parte organica dei progetti del Brass Group e si affianca alle altre attività della fondazione (concertistiche, di produzione musicale, della Scuola di Musica e del Centro Studi) concorrendo con esse ad ampliare e diversificare l’offerta culturale per completarne ulteriormente gli scopi istituzionali». In continuità col passato, il cartellone è impaginato lungo vari filoni tematici: la celebrazione del cinquantenario del ’68 (“Hollywood Party” di Blake Edwards), il jazz di ieri e di oggi (“Il cantante di jazz”, primo film sonoro, il russo “Jazzmen” e la versione restaurata di “Ornette: Made in America”, prima siciliana dedicata a Ornette Coleman), i grandi protagonisti del pop, rock e blues (l’epocale “The Blues Brothers”, “L’uomo che cadde sulla Terra” con David Bowie, “Summer ’82: when Zappa came to Sicily” di Salvo Cuccia in prima palermitana, “Nico 1988” dedicato alla musa dei Velvet Underground, “Rattle and hum” con gli U2, “Un sogno lungo un giorno” di Coppola con le musiche di Tom Waits). C’è anche il film di Natale con “Fantasia” di Walt Disney (16 dicembre) mentre nuova è la sezione “Suoni & Visioni” inaugurata da “L’uomo con la macchina da presa”, capolavoro muto di Dziga Vertov sonorizzato in diretta dal Jazz on Movie Quartet di Vito Giordano.
“Sono felice che mi sia stato espressamente richiesto dalla Fondazione di inserire “Dreaming Palermo” nell’anteprima di stagione – prosegue Bellone – intanto perché il film, proprio nell’anno che celebra il cinquantenario del ‘68, documenta un periodo fondamentale della storia culturale della città che io ho percorso da testimone diretto. Poi per ricordare a chi ne ha perso nitidezza di memoria o ai giovani di oggi che non ne hanno vissuto l’epopea quanto sia stato fondamentale quel decennio che vide la città agitata da istanze sociali, fermenti libertari e un incredibile rigoglio culturale (specie musicale). Sono gli anni in cui Franco Padrut diviene alfiere delle lotte sindacali e dei quartieri diseredati; gli anni in cui Franca Viola col suo clamoroso rifiuto a nozze “riparatrici” mette in discussione una secolare cultura oppressiva; gli stessi anni in cui Daniela Giordano è la prima palermitana a vestire la fascia di Miss Italia, le ragazze scandalizzano con le prime minigonne e il beat irrompe in città inseminando centinaia di gruppi musicali; gli anni in cui il jazz esplode negli ascolti e nella pratica, generando una scena artistica che assurge a rilievo internazionale; gli anni, infine, che avranno nel “Palermo Pop 70” (follemente immaginato e realizzato dall’impresario italoamericano Joe Napoli e da Silvana Paladino) e nei suoi protagonisti (Duke Ellington, Aretha Franklin, Johnny Halliday, Arthur Brown, Ekseption come pure Little Tony, Nino Ferrer, Rosa Balistreri, Giusy Romeo, non ancora Giuni Russo, e tantissimi altri) il crinale epico di un decennio a dir poco speciale. Attraverso rari filmati, foto e documenti, interviste a chi ne fu protagonista ed opinioni di qualificati giornalisti, scrittori, artisti e personalità della cultura, ho semplicemente voluto ripercorrere un fondamentale pezzo di storia che restituisce Palermo come città tra i maggiori e più vivaci epicentri europei del vento di rinnovamento dell’epoca”.
“Anche se la rassegna lega l’immagine a vari generi musicali, senza steccati stilistici – commenta Gigi Razete, giornalista e critico musicale de La Repubblica – il jazz ne è il fulcro principale e in tal senso la scelta di “Bix” appare assai pertinente. Bix Beiderbecke, infatti, è una delle figure più liriche e struggenti del jazz del primo Novecento e nel breve periodo in cui visse (morì appena ventottenne) ha rappresentato il più importante e originale modello stilistico alternativo a quello imperante dettato da Louis Armstrong. L’opera di Pupi Avati (profondo conoscitore del jazz) è un appassionato ritratto del cornettista americano ed il regista, sfidando precedenti omaggi illustri (ad esempio il romanzato e poco attendibile “Chimere” di Michael Curtiz del 1950, con Kirk Douglas, Lauren Bacall e Doris Day) ripercorre la vicenda col suo consueto tratto poetico ma ben aderente alla realtà umana ed artistica del musicista. Pur di produzione italiana, il film è ambientato e girato tutto negli USA, negli stessi luoghi nei quali visse Beiderbecke, compresa la sua casa natale di Davenport, nell’Iowa, acquistata e restaurata dal regista assieme al fratello Antonio. Le splendide musiche dell’epoca sono eseguite da musicisti di oggi ma nel rispetto delle originarie forme stilistiche. Un doveroso e splendido omaggio ad uno dei giganti del jazz”.
La rassegna “Jazz On Movie & Altro” si terrà nelle domeniche alle ore 18.00 e prevede ben 18 films con l’inaugurazione appunto il 4 novembre con “A qualcuno piace caldo”, a seguire il 18 novembre con “The blues Brothers” di John Landis, con John Belushi, Dan Aykroyd, James Brown, Cab Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin, il 25 novembre “Blow Up” di Michelangelo Antonioni, con David Hemmings, Vanessa Redgrave, Jane Birkin, Veruschka, il 9 dicembre: “Hollywood Party” di Blake Edwards, con Peter Sellers (musiche di Henry Mancini), il 16 dicembre “Fantasia” del 1940 di Walt Disney (musiche di Bach, Beethoven, Čajkovskij, Stravinskij, Schubert e altri autori classici), il 13 gennaio 2019 “L’uomo che cadde sulla Terra” di Nicolaes Roeg, con David Bowie, il 20 gennaio “Summer ’82: when Zappa came to Sicily” di Salvo Cuccia, con la famiglia di Frank Zappa (edizione integrale in anteprima), il 27 gennaio “Walk the Line – Quando l’amore brucia l’anima” di James Mangold, con Joaquin Phoenix nel ruolo di Johnny Cash (musiche di J. Cash e T-Bone Burnett), il 3 febbraio “Ornette: Made in America” di Shirley Clarke, con Ornette Coleman (prima siciliana), il 10 febbraio: “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov (sonorizzato in diretta dal Jazz On Movie Quartet), il 17 febbraio “Un sogno lungo un giorno” di Francis Ford Coppola, con Frederic Forrest, Teri Garr e Nastassia Kinski (musiche di Tom Waits), il 24 febbraio: “Nico 1988” di Susanna Nicchiarelli, con Trine Dyrholm nel ruolo di Nico, musa dei Velvet Underground, il 3 marzo “Il cantante di jazz” di Alan Crosland, con Al Jolson (edizione restaurata del primo film sonoro), il 10 marzo “Arizona dream” di Emir Kusturica (musiche di Goran Bregović, Iggy Pop e Django Reinhardt), il 17 marzo “We are Jazzmen” di Karen Shakhnazarov, il 24 marzo “Rattle and hum” di Phil Joanou, con gli U2 e B.B. King, il 31 marzo “The Rocky Horror Picture Show” di Jim Sharman, con Tim Curry, Susan Sarandon e Meatloaf, il 7 aprile “La Signora del blues” di Sidney J. Furie, con Diana Ross nel ruolo di Billie Holiday (104° anniversario della nascita).