Dopo l’acqua torrenziale, la bomba d’acqua e la grandine che hanno colpito Catania nei giorni scorsi, adesso si fa la conta dei danni. A farla è anche il consigliere Erio Buceti che pone l’attenzione sulle condizioni del sistema per il deflusso delle acque piovane catanesi: “se non siamo all’anno zero, poco ci manca”.
Condutture e tubature – prosegue Buceti –per decenni non sono mai stati manutenzionate attentamente con il risultato che oggi, ogni volta che si verificano giornate di forti temporali, l’intera città si allaga. La bomba d’acqua di ieri ha duramente messo alla prova una città colpita già dalle eccezionali piogge dello scorso mercoledì.
I cinquanta millimetri l’acqua scesi dal cielo in meno di un’ora sono un evento che può ripetersi anche in futuro. Per queste ragioni a Catania i semplici interventi di pulizia di tombini e caditoie non bastano più. Serve un lavoro radicale, completo e soprattutto definitivo- frutto di una programmazione risoluta- rivolta ai sottoservizi della città. Un’opera enorme che va affidata ad un soggetto terzo con il compito di procedere ad un piano di lavoro a breve, medio e lungo periodo. Uomini e mezzi adeguati che porti finalmente Catania a reggere alle terribili piogge che si succederanno in futuro.
In qualità di presidente della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo” Erio Buceti ribadisce che nelle tubature del capoluogo etneo viene convogliata tutta l’acqua piovana proveniente pure dai paesi dell’hinterland. Una mole spaventosa che gli attuali collettori e sistemi non riescono a reggere. La conseguenza sono i tombini che saltano e il traffico che si paralizza.