L’accusa è gravissima. Violenza sessuale aggravata nei confronti di due infraquattordicenni e di un ragazzo con disabilità psichica. I fatti si sono verificati a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, dove i carabinieri hanno arrestato un 42enne del luogo.
Le indagini erano state avviate lo scorso aprile a seguito della denuncia di una persona affetta da disabilità psichica. In quell’occasione il disabile, in pieno centro a Barcellona, dopo essere stato condotto in un luogo appartato è stato bloccato e palpeggiato.
Il mese scorso a finire nelle grinfie del quarantenne sarebbe stato un bambino di 13 anni. I suoi genitori, accortisi dello strano comportamento del ragazzo, si rivolgevano al sacerdote della propria parrocchia che, dopo aver parlato con il ragazzo, ha consigliato alla famiglia di sporgere denuncia al nucleo operativo e radiomobile.
Gli accertamenti del nucleo operativo, diretto dal sostituto procuratore Sarah Caiazzo insieme ad una task force provinciale, hanno consentito di accertare due episodi di violenza sessuale avvenuti in un’abitazione abbandonata sul lungomare di Spinesante.
In entrambi i casi il bambino era stato preso con la forza dall’aggressore per poi essere violentato in una casa in costruzione, in stato di abbandono.
Gli investigatori hanno ascoltato anche il fratello maggiore del bambino. Il ragazzo ha raccontato di essere stato palpeggiato sui genitali dallo stesso uomo quando frequentava le scuole medie. Il ragazzo ha ammesso di essere riuscito a fuggire e non aveva mai raccontato nulla per la vergogna.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di individuare l’autore di questi gravi reati. Per lui si sono aperti i cancelli del carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto.