Le nuove tecnologie ci hanno dato una mano importante a migliorare la sicurezza della nostra abitazione. Lo confermano i numeri e le aziende che si occupano di vendita dei componenti elettronici che negli ultimi due anni si è avuto un effettivo aumento di interesse da parte degli italiani su questo genere di prodotti, soprattutto grazie al web.
Sul mercato sono presenti sensori e trasmettitori di pressione, di umidità e temperatura, di flusso per gas e liquidi, di CO2 e gas ad infrarossi. Insomma, una vasta gamma di prodotti che ci aiutano nella sicurezza della propria abitazione. Il rilevatore di gas a uso domestico è un dispositivo elettronico che serve per rilevare e segnalare, tramite segnali acustici e luminosi, l’eventuale presenza, all’interno dell’abitazione, di gas nocivi alla salute; rientra quindi nella categoria dei dispositivi per la sicurezza domestica. Questo particolare dispositivo è presente sul mercato da tempo, ma nel nostro Paese non è particolarmente sfruttato.
Di norma ogni rilevatore di gas è specifico per un determinato gas (rilevatori monogas) quali, per esempio, GPL, metano e monossido di carbonio); i rilevatori più sofisticati, oltre a essere in grado di segnalare diversi tipi gas (rilevatori multigas), possono essere collegati ad apposite elettrovalvole al fine di interrompere autonomamente le emissioni nocive; quelli più semplici, invece si limitano alla segnalazione della perdita.
I rilevatori di gas possono essere di due tipi: fissi e portatili; i rilevatori di gas fissi possono essere a uso interno o a uso esterno; nel primo caso vengono installati all’interno di case o luoghi di lavoro, mentre nel secondo caso vengono piazzati esternamente (è per esempio il caso dei rilevatori di anidride carbonica che vengono utilizzati da vari comuni per monitorare i livelli di tale gas nell’atmosfera).
Grazie alla spinta tecnologica, la domotica ci sta letteralmente cambiando la vita in tema di sicurezza della casa. La domotica, studia le tecnologie volte al miglioramento e alla semplificazione della vita all’interno delle pareti domestiche o in qualsiasi ambiente abitato dall’uomo. Può dunque essere considerata, più specificamente, la scienza dell’automazione delle abitazioni. Si tratta di una scienza interdisciplinare che si serve del supporto combinato di numerose altre scienze e tecnologie tra cui l’informatica, l’elettronica, l’architettura, l’ingegneria e molte altre.
In conclusione, si può affermare che la domotica sia in grado di rendere intelligente, in base ai livelli di complessità delle tecnologie applicate, un’apparecchiatura, un impianto, un sistema di controllo, un intero ambiente. Lo scopo è quello di rendere un’abitazione più efficiente, sia dal punto di vista del miglioramento della vita e dell’ottimizzazione dei tempi, sia dal punto di vista energetico e dei costi di gestione. In una casa intelligente, le tecnologie e le soluzioni progettate in domotica sono in grado di garantire dispositivi, impianti e sistemi capaci di svolgere tutte o parte delle proprie funzioni in maniera autonoma, se opportunamente programmati.
Ad esempio, un impianto di illuminazione intelligente regolerà l’accensione della luce quando una persona entra in un locale o una stanza, mantenendo la luce accesa per tutto il tempo di permanenza della stessa per poi spegnerla alla sua uscita. In questo modo, oltre a semplificare la vita delle persone, saranno evitati gli sprechi.