Rapina aggravata ai danni di una tabaccheria nel quartiere Borgo di Catania. E’ questo il reato di cui dovranno rispondere Giovanni Pasqualino, 22 anni e il pregiudicato Lorenzo Rotondo Cocco, 18 anni. I due sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, con altri due soggetti ancora in corso di identificazione.
La sala operativa ha diramato una nota radio di rapina in atto in una rivendita di tabacchi ad opera di quattro soggetti, giunti a bordo di due differenti motocicli, con il volto travisato da un passamontagna scuro e armati di pistola.
I malviventi, sotto la minaccia di una pistola, hanno costretto il titolare dell’esercizio commerciale a farsi consegnare l’incasso e hanno sottratto sbariati pacchetti di sigarette che si trovavano sugli espositori.
In una delle vie limitrofe al luogo in cui si stava consumando la rapina, gli agenti hanno notato due soggetti a bordo di uno scooter Aprilia Scarabeo di colore grigio che trasportavano un vistoso sacco nero sulla pedana del mezzo. Il personale della squadra mobile ha deciso di effettuare una perquisizione e controllare e i due soggetti si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento per le vie del quartiere Borgo, la fuga dei malviventi si è conclusa in via Cesare Vivante con il fermo dei fuggitivi.
Una volta bloccati, i due giovani, posti di fronte all’evidenza dei fatti, hanno ammesso di essere gli autori della rapina ai tabacchi e che nel sacco di plastica era contenuta parte della refurtiva rubata. Si trattava di 140 pacchetti di sigarette di varie marche per un valore che si aggira attorno ai 5 mila euro, nonché di svariati gratta e vinci e della somma di circa 500 euro prelevati dalla cassa.
Le altre pattuglie intervenute in aiuto dei colleghi, hanno trovato lungo la via di fuga il passamontagna con due fori all’altezza degli occhi, un paio di guanti ed una felpa di colore nero, utilizzati per l’irruzione all’interno della tabaccheria. Di Benedetto e Rotondo sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale ed associati al carcere di Catania piazza Lanza dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare i due correi.