Domani, venerdì 7 settembre alle 17.00 nella sala Casc di palazzo Belmonte Riso di Corso Vittorio Emanuele a Palermo sarà presentato il volume “Mash-up” di Giuseppe Veneziano.
Dopo i saluti di Sebastiano Tusa, assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e di Valeria Li Vigni, direttrice del polo museale regionale d’arte moderna e contemporanea. Previsti gli interventi di Aurelio Pes, drammaturgo; Gianni Allegra, illustratore e autore satirico e di Giovanni Cacioppo, cabarettista e attore. I lavori saranno coordinati da Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, alla presenza dello stesso autore.
Veneziano è riconosciuto dalla critica e dalle riviste di settore come uno dei massimi esponenti della New pop italiana e del gruppo l’Italian Newbrow, teorizzato da Ivan QUaroni che, tra i critici, è quello che ha seguito più attentamente il lavoro di Veneziano e sostiene che “è uno degli artisti più importanti della sua generazione. L’unico che abbia saputo superare i confini elitari del sistema dell’arte, per farsi intendere da un pubblico più vasto, ma non per questo meno sensibile alla bellezza”.
Il libro “Mash-up”, che ha ottenuto consensi da parte della critica nazionale e internazionale, è un’antologia delle opere di Veneziano dagli esordi ai giorni nostri, la summa parziale di un’affascinante percorso artistico tra arte pop e citazione, tra ironia e provocazione con testi di Angelo Crespi, Ivan Quaroni, Valeri Lalov e dello stesso Veneziano.
Realizzato in occasione di una grande mostra a Monaco in Germania, il libro è una vera e propria monografia in inglese, con traduzioni in italiano e tedesco, sull’intero percorso creativo dell’artista fino ai giorni nostri.
“In questo libro – afferma lo stesso autore Veneziano – ho voluto raccogliere le mie opere più importanti realizzate negli ultimi 15 anni di attività artistica in cui la mia vita si è mescolata con un flusso di notizie, immagini e idee che è stato motivo di riflessione per me, principalmente, e per chi si è avvicinato al mio lavoro. Sapere che una mia opera è stata al centro di un dibattito pubblico o di una discussione privata significa che il mio lavoro ha preso almeno in parte la direzione che mi ero prefissato fin dall’inizio: “Se l’arte non può cambiare il mondo, provi almeno a scuotere le coscienze”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo – ha dichiarato Valeria Li Vigni, direttrice del polo museale regionale d’arte moderna e contemporanea – la richiesta di presentare il libro di Giuseppe Veneziano: una iniziativa che rientra pienamente negli scopi della struttura da me diretta di ospitare e promuovere nuovi e prestigiosi artisti. Ma soprattutto nel caso di Veneziano, considerato uno degli esponenti di rilievo della “New Pop italiana” e tra i più importanti della sua generazione, con una punta in più di orgoglio, per essere egli un pittore siciliano. Un’ulteriore dimostrazione che questa terra, spesso raccontata più per i suoi aspetti negativi, sa invece esprimere personalità di grande valore culturale che si impongono, in forza del loro spessore artistico, nel panorama nazionale e internazionale”.