Gela (Cl): firmato il protocollo d’intesa per la sicurezza alimentare
È stato siglato ieri pomeriggio nella pinacoteca comunale di Gela l’accordo quadro di collaborazione a supporto della sicurezza alimentare.
A firmare l’accordo sono stati il sindaco Domenico Messinese per l’amministrazione comunale; Andrea Giussani, presidente di Fondazione banco alimentare onlus; Pietro Maugeri, presidente del banco alimentare della Sicilia onlus; Eugenio Lopomo, amministratore delegato e presidente di EniMed spa; Ignazio Arces, Amministratore delegato di raffineria di Gela spa e Francesco Misuraca, direttore italian enviromental & operational activities di Syndial Spa.
Il progetto, che prevede la creazione di una sede decentrata che riesca ad ottimizzare e incrementare la raccolta delle eccedenze alimentari favorendone, poi, l’immediata distribuzione tra i bisognosi. il deposito è quello dell’ex macello che viene dato in comodato d’uso gratuito al banco alimentare dal comune per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti attraverso le strutture caritative convenzionate. Eni, invece, si occuperà della ristrutturazione, finanziandola.
“Quella nata oggi – commenta Pietro Maugeri, presidente del banco alimentare della Sicilia onlus – è una partnership molto positiva e virtuosa che mette insieme pubblico, profit e no profit. Il comune, rendendosi conto di un’emergenza alimentare, certificata non solo dai dati Istat, ma anche dai presidi assistenziali presenti nel territorio, ha deciso di affidarsi ad un partner come il banco alimentare che si occupa, da anni, del recupero delle eccedenze alimentari e dell’aiuto alle fasce più deboli della popolazione.
“Grazie all’apertura di questa sede decentrata e alla disponibilità di Eni – prosegue Maugeri – il territorio gelese avrà un presidio sempre operativo contro l’indigenza alimentare, potrà evitare le costose trasferte in macchina e potrà, cosa molto interessante, attivare e potenziare il recupero e la redistribuzione del fresco”.
Agire direttamente sul problema dell’accesso al cibo è il nocciolo del progetto che è intitolato “Sicurezza alimentare a Gela” e che intende ridurre la vulnerabilità sociale del territorio gelese e offrire un supporto a favore della coesione sociale.
L’analisi del contesto ha messo in evidenza l’esistenza di sacche di povertà di una parte della popolazione gelese e le cause che hanno generato questa condizione. È nella consapevolezza che “non esiste sviluppo senza equitàà sociale che l’amministrazione comunale ha ritenuto doveroso – hanno dichiarato insieme gli assessori comunali allo sviluppo economico, Simone Siciliano e alle politiche sociali, Valeria Caci – impegnarsi attivamente per la collettività con il contributo attivo della comunità e dell sua rete imprenditoriale che ha sempre dimostrato estrema attenzione al rilancio sociale. Migliorando la qualità della vista dei cittadini – concludono Siciliano e Caci – si innesca un circolo virtuoso che incentiva la propensione alla cultura e ha un ritorno benefico persino sul decoro urbano”.
Il progetto è coerente con i piani di intervento regionali e locali rivolti al contrasto alla povertà alimentare. Nello specifico l’Amministrazione Comunale di Gela è impegnata, tramite l’Ufficio ai Servizi Sociali, in una attività di supporto alle persone in difficoltà attraverso i progetti della “Carta REI”.
Tra i benefici attesi dal progetto sono previsti il miglioramento della logistica di approvvigionamento, l’incremento delle derrate alimentari recuperate e distribuite, l’aumento qualitativo e quantitativo degli alimenti che compongono il mix alimentare, il rafforzamento della rete di collaborazione tra istituzioni locali e stakeholder non istituzionali, tra cui le organizzazioni caritative che operano a Gela. L’iniziativa rappresenta un esempio importante di economia collaborativa dove soggetti pubblici e privati e associazioni lavorano assieme per migliorare la vita della comunità.