E due associazioni politico-culturali di Vittoria (Ragusa), Reset Vittoria e Sorgi Vittoria, si sono incontrate sabato pomeriggio nella sede della Sorgi Vittoria.
Una delegazione del movimento Reset, composta da Alessandro Mugnas, Antonio Dimartino e Francesca Lo Piano e il direttivo di Sorgi, composto dal presidente Cesare Campailla, dai due vicepresidenti Antonino Gibaldi e Lia Galesi e da altri componenti dello stesso movimento, si sono incontrati per proporre alcuni punti su cui poter lavorare insieme e fare le battaglie politiche opportune.
Fra le questioni affrontate, anche quella del mercato ortofrutticolo in grave crisi come tutto il settore stesso dell’agricoltura territoriale, la grave crisi idrica in molte zone e l’abbandono di tante strutture sportive da recuperare e riportare in piena efficienza.
Alessandro Magnus ha spiegato i motivi e le esigenze dela nascita dell’associazione Reset che opera in tutta la provincia e di come si vogliano unire le anime di chi vuole davvero guardare al bene della città e non ai propri interessi, senza colori politici che possano influenzare idee e progetti, ma con voce univoca di una bandiera, “quella di Vittoria”.
Si è parlato anche di come provare a recuperare i tanti elettori fortemente delusi dalla politica, vista finora, dimostrando veramente che si può “partire da zero percorrendo strade totalmente diverse dal solito modus operandi di una politica che ha fallito su tutti i fronti, costruendo qualcosa di nuovo e soprattutto chiaro con la città, senza lasciare indietro nessuno, cominciando dal basso, fino a finire all’imprenditoria, fulcro centrale di una città poco ascoltata e sostenuta in questi anni”.
L’obiettivo principe dei due progetti sarà dare risposte e progetti alla collettività, provando a collaborare il più possibile con i commissari prefettizi insediati al comune. “Cercheremo – dicono entrambi i movimenti – un’interlocuazione a 360 gradi con tutte le forme politiche sane di questa città, guardando all’onestà intellettuale e ai progetti, ovviamente ci asterremo da diktat o quanto di più simile.
E’ tutto un percorso che inizia adesso, da qui, un progetto da sviluppare. C’è la volontà e l’umiltà di volerlo fare, e restiamo fiduciosi che la città risponderà nel migliore dei modi, contribuendo alla vera Rinascita di questo paese”.