La Cisl di Messina, insieme alle federazioni della Funzione Pubblica, della scuola e della Filca, torna a chiedere il tavolo Tecnico per l’Edilizia Scolastica.
Il segretario generale Tonino Genovese e i segretari di categoria Gigi Caracausi (reggente), Carmelo Cardillo e Giuseppe Famiano hanno scritto al sindaco Cateno De Luca nell’ambito delle attività del gruppo di lavoro permanente istituito dal sindacato di viale Europa lo scorso febbraio per monitorare bandi, progetti e finanziamenti.
“È uno strumento necessario per un confronto costruttivo e di merito, per condividere e far emergere le eventuali criticità nella partecipazione ai bandi, nella progettazione, nell’esecuzione dei lavori – sostengono i rappresentanti della Cisl – affinché non vengano disperse preziose risorse ed assicurare condizioni di sicurezza agli studenti, alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola e alle famiglie. Il tutto con spirito di collaborazione e propositivo”.
La Cisl e il Gruppo di lavoro sull’Edilizia scolastica, nei mesi scorsi, si è già confrontato con alcune amministrazioni della provincia di Messina. “Purtroppo – sottolineano – le nostre richieste sono state del tutto ignorate dalla precedente ed anche dalla nuova Amministrazione, seppur a quest’ultima reiterate subito dopo l’insediamento. Sarebbe stata l’occasione per avere, già da tempo, una panoramica della situazione strutturale degli edifici scolastici, individuando le priorità e gli interventi per mettere in sicurezza gli edifici a rischio ed un piano di interventi più a lungo termine”.
E sull’emergenza scuole che sta interessando le scuole di pertinenza del Comune di Messina e della Città Metropolitana, il sindacato si domanda “quali siano le reali condizioni di tutti quegli istituti di pertinenza dei Comuni della provincia. Per questo confidiamo nel ruolo del Prefetto e su quanto verrà messo sul tavolo della riunione convocata per domani in Prefettura”.
La Cisl contesta che il tempo trascorso nell’immobilismo delle amministrazioni ha fatto perdere finanziamenti importanti “arrivando così alla decisione di chiusura di alcune scuole, con tutte le conseguenze che ciò comporterà per gli studenti, per gli operatori e per le famiglie”.
“Investire sugli edifici in cui si formano le future generazioni – affermano Genovese, Caracausi, Cardillo e Famiano – significa investire sul futuro di una comunità e avviare lavori di ammodernamento oltretutto permetterebbe di ridare ossigeno al settore edilizio, colpito dal 2008 da una crisi senza precedenti, e da sempre vero volano della ripresa. Non si perda l’occasione per riqualificare gli edifici pubblici nell’ottica della ecosostenibilità e dell’efficientamento energetico, senza aumento delle volumetrie, salvaguardando il territorio, rigenerando l’esistente ed evitando inutili cementificazioni”.
Attenzione del sindacato indirizzata anche agli Uffici Tecnici, “per i quali deve essere garantita la funzionalità considerate le difficoltà in cui operano i dipendenti, spesso sotto organico con conseguenze negative sullo svolgimento delle attività tecniche ed amministrative, con una normativa in continua evoluzione che necessita di aggiornamento e formazione”.
Il sindacato chiede inoltre che, al di là degli annunci, si informi la cittadinanza anche sulle azioni (progetti, linee di finanziamento, cronoprogramma degli interventi) che il Comune di Messina e la Città Metropolitana hanno posto in essere per gli Istituti di propria competenza, per la risoluzione dei problemi.
“Sarebbe importante – concludono – avere contezza anche delle risorse che si “sprecano” con gli affitti di sedi adibite ad Istituti scolastici sia da parte del Comune di Messina che della Città Metropolitana, risorse che potrebbero essere utilizzate per altri interventi, magari di riqualificazione di edifici pubblici dismessi”.