Sono durate 24 ore le indagini della polizia di Stato di Modica, nel ragusano, a seguito del furto di pregiati testi storici nella casa natale di salvatore Quasimodo.
Due turisti che avevano visitato la casa natale di Salvatore Quasimodo oggi museo, a Modica, si erano impossessati di due testi di pregio riposti all’interno della stessa casa. Ad accorgersene e a diramare l’allarme sono stati i collaboratori dell’associazione culturale Proserpina che si occupa delle visite guidate e della custodia della struttura.
La coppia era già stata rimproverata perché trovata con degli oggetti in mano messi in mostra ai visitatori. Dopo che i due erano stati allontanati, il personale si è accorto del furto dei due libri: Lettere d’amore a Maria Cumani e Tutte le poesie di Salvatore Quasimodo.
Sul posto sono andati immediatamente agenti della questura a cui il personale addetto alla custodia ha fornito una dettagliata descrizione fisica e dell’abbigliamento dei turisti. I due, inoltre, non avevano nemmeno pagato il ticket d’ingresso alla casa museo approfittando della presenza di altri visitatori.
È iniziata così la caccia ai turisti ponendo maggiore attenzione ai luoghi maggiormente frequentati, comprese le frazioni balneari.
La mattina successiva le ricerche hanno dato buoni frutti. Ad una fermata degli autobus gli agenti in servizio di volante hanno notato una coppia che corrispondeva alle fattezze dei due turisti descritti. Dopo l’identificazione è emerso che la donna aveva pregiudizi specifici per reati contro il patrimonio. I due alloggiavano in un noto B&B in via Vittorio Veneto.
Nella loro camera il compagno della donna ha consegnato i due libri rubati il giorno prima. Anche i responsabili del museo hanno riconosciuto la coppia e la merce rubata è stata restituita al personale dell’associazione culturale.
Per A.E., 48 anni e il compagno D.R., 49 anni, è scattata la segnalazione per furto aggravato in concorso. I due sono entrambi originari di Palermo.