Dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, in Sicilia parte un programma di monitoraggio dello stato di salute di alcuni edifici pubblici nei comuni di Ragusa, Giarratana, Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica, Noto e Rosolini.
Il tutto sarà effettuato tramite il progetto Ismers, idoneità statica manufatti edili nei centri storici ad alto rischio sismico, promosso dai laboratori tecnologici e di ricerca Betontest di Ispica, nel ragusano, diretti dall’ingegnere Gaetano Fidelio e dall’ingegnere Giovanni Solarino in collaborazione con l’università del Salento e la spin off dell’università di Pisa X-rd Tools srl del professore Giovanni Berti che ha preso il via nelle scorse settimane.
Gli edifici pubblici sono stati individuati di concerto con le amministrazioni locali e il libero consorzio comunale di Ragusa e il vescovo di Noto, Antonio Staglianò. Il progetto, presentato ufficialmente a giugno nella sede degli uffici territorio e ambiente del libero consorzio comunale e illustrato ad una platea di tecnici e liberi professionisti nel corso del convegno del 27 luglio a Ragusa, è finalizzato a rilevare eventuali criticità e individuare gli interventi necessari di manutenzione e messa in sicurezza, tenuto conto non solo del progressivo invecchiamento delle strutture, ma anche dell’elevato rischio sismico nell’area della Sicilia sud orientale.
Il team di tecnici e ricercatori, coordinato da Corrado Monaca, ha eseguito nel corso del mese le prime indagini negli edifici che ospitano la scuola primaria di piazza Martiri d’Ungheria a Giarratana, palazzo Musso a Pozzallo, la scuola Leonardo da Vinci al primo piano del liceo classico Curcio a Ispica.
Nei prossimi giorni i tecnici si sposteranno alla scuola Einaudi per nuovi test e rilevamenti. Le analisi strutturali si avvalgono sia di attrezzature tradizionali che di apparecchiature diagnostiche sofisticatissime e strumentazioni d’avanguardia con tecnologia a raggi x, che consentono rilevazioni anche a scala micro nanometrica, offrendo così un quadro precoce dell’eventuale stato di degrado dei materiali che compongono gli immobili mediante l’analisi dei singoli reticoli strutturali a livello molecolare.
Gli interventi saranno a costo zero per le casse comunali perché finanziati dal ministero dello sviluppo economico e dalla commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020- Pon 2014/2020.
Gli altri edifici interessati dal progetto ISMERS, oltre quelli già citati, saranno la sede del Libero Consorzio di Ragusa (viale del Fante); il Palazzo S. Domenico, il Palazzo degli Studi e il Palazzo Assenza attiguo al Castello di Modica; il Palazzo Spadaro e la sede del Liceo scientifico “Cataudella” a Scicli, il Palazzo comunale a Rosolini e l’edifico scelto dalla Curia Diocesana nella città di Noto.