Il giorno di ferragosto a Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina, da due anni non è più lo stesso. Nonostante la vita continui a scorrere incessantemente e si continuino a fare le scampagnate, il pensiero ogni 15 agosto, da due anni a questa parte, va a Gaetano Galbato.
Il giovane di Tortorici proprio il 15 agosto del 2016 morì mentre stava scorrazzando in sella alla propria moto da cross nelle campagne di Tortorici. Fatale fu lo scontro con una mucca che pascolava nei campi nella zona del lago Cartolari. Un impatto che non ha lasciato scampo al giovane Gaetano, compianto e ancora ricordato da tutti. Sul luogo dove Gaetano ha perso la vita è stata posta una lapide a ricordo del terribile incidente e qui sono andati i suoi amici per ricordarlo e rendergli omaggio. Sulla pietra la scritta “Le cose belle della vita insegnano ad amarla, quelle brutte a saperla vivere”. Un aforismo di autore anonimo che proprio Gaetano aveva scritto sulla sua pagina Facebook qualche mese prima di morire.
La stessa frase è stata scolpita nella pietra a ricordo di Gaetano, scoperta dai genitori Antonino e Natalia, all’interno della villa comunale Falcone-Borsellino. Un’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale. Alla presenza di don Nino Nuzzo è stata benedetta la lapide e ricordato Gaetano che, ha detto il parroco, “è in Paradiso e da lì ci sta guardando”. Un momento toccante e commovente perché oggi come due anni fa il ricordo di Gaetano è ancora vivo nel cuore dei familiari, ma anche di quanti lo hanno conosciuto