Agenti della guardia di finanza di ragusa hanno sequestrato beni per un valore di oltre 1,2 milioni di euro a 5 ex sindacalisti per truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’attività trae origine da pregresse indagini svolte dai militari che, dopo aver passato al setaccio la documentazione acquisita dagli istituti bancari e avvalendosi della collaborazione dell’Inps, sono riusciti ad accertare che gli indagati avevano indebitamente percepito una quota pensionistica integrativa dagli enti previdenziali, facendo falsamente figurare di aver ricevuto nell’ultimo anno di servizio retribuzioni maggiorate per indennità integrative.
Gli ex insegnanti nell’ultimo anno di servizio avrebbero percepito dal sindacato indennità aggiuntive mensili inesistenti con conseguente versamento delle contribuzioni, maturando poi il diritto a ricevere, oltre al normale trattamento pensionistico, una ulteriore pensione integrativa facendo nettamente lievitare le mensilità.
Ad avvalorare le ipotesi investigative sono state le dichiarazioni degli indagati secondo le quali le notevoli indennità aggiuntive percepite nell’ultimo anno lavorativo sarebbero state versate in contanti dal Sindacato e, pertanto, non tracciabili. Al riguardo, non solo lo SNALS non ha una sua propria giacenza di cassa,ma una parte significativa delle presunte indennità aggiuntive sarebbe stata versata ai futuri pensionati in contanti e nel giorno festivo di ferragosto.
Pertanto,il GIP del Tribunale di Ragusa, Dott. Claudio Maggioni, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Santo Fornasier, confermando l’impianto accusatorio e ravvisando l’esigenza cautelare, ha emesso un apposito decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente fino alla somma complessiva di euro 1.214.715,98,pari all’ammontare complessivo delle somme indebitamente percepite dagli ex insegnanti sino all’intervento dell’INPS che ha provveduto a sospendere immediatamente i pagamenti onde evitare un ulteriore aggravio all’Erario.
L’attività di servizio conclusa dalle Fiamme Gialle iblee testimonia la costante presenza della Guardia di Finanza, in sinergia con gli altri Enti preposti alla vigilanza, in un settore come quello della Spesa Pubblica Nazionale, particolarmente delicato estrategico per l’attuale assetto economico del Paese, a testimonianza della tangibile vicinanza ai cittadini che operano e vivono nella legalità e a contrasto di quei fenomeni illeciti, talvolta anche di natura culturale, che creano una pericolosa distorsione economica.