Su una nave trasportavano più di 20 tonnellate di hashish. Lo hanno scoperto gli agenti della guardia di finanza di Palermo che hanno sequestrato la droga e arrestato il comandante con i dieci componenti dell’equipaggio. Tutti dovranno rispondere di traffico internazionale di stupefacenti.
I finanzieri hanno concluso così, sotto il coordinamento e la direzione della Dda di Palermo una articolata operazione a contrasto del traffico internazionale di droga. Le oltre 20 tonnellate di hashish, probabilmente destinate al mercato europeo, e circa 400 mila litri di gasolio, sono stati sequestrati.
Gli arrestati sono tutti cittadini montenegrini. I risultati dell’operazione odierna sono il frutto di un’attenta attività di intelligence e di analisi delle rotte seguite dall’imbarcazione che, dopo essere partita dal porto di Las Palmas in Gran Canaria, aveva dichiarato di essere diretta verso la Turchia, al porto di Tuzla.
L’attività di ombreggiamento dell’imbarcazione, svolta con l’impiego di aeromobili e pattugliatori, ha permesso di verificarne il comportamento sospetto visto che l’imbarcazione ha spento ripetutamente il proprio trasmettitore per nascondere la propria posizione e i propri movimenti.
Le evidenti anomalie emerse durante il monitoraggio delle navigazione hanno consentito di ipotizzare il coinvolgimento della motonave Remus nel traffico internazionale di droga che, negli ultimi anni, ha visto più volte protagonisti i paesi del nord Africa.
Ulteriori approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di definire ruoli e responsabilità dei membri dell’equipaggio fino ad ipotizzare il loro pieno coinvolgimento nei traffici illeciti.
Sulla base dei preliminari elementi di riscontro raccolti è stata richiesto, attraverso la direzione centrale dei servizi antidroga del ministero dell’interno, l’autorizzazione all’abbordaggio in acque internazionali alle autorità panamensi. All’atto dell’abbordaggio, il comportamento sospetto del comandante della nave e dell’equipaggio, che non sono stati in grado di fornire chiare spiegazioni in merito alle proprie attività in mare e alla propria destinazione, hanno indotto le fiamme gialle a scortare il natante al porto di Palermo.
A bordo dell’imbarcazione c’erano 18 serbatoi contenenti circa 400 mila litri di gasolio che non potevano essere ispezionati in mare. Lo svolgimento delle complesse operazioni di ricerca a bordo, avvenute in un contesto particolarmente critico, è stato reso possibile grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Palermo che hanno assicurato, con una bonifica durata 14 ore, la giusta cornice di sicurezza per la prevenzione di ogni incidente.
Le complesse manovre per lo svuotamento di due serbatoi di prua, contenenti 20 mila litri di gasolio, hanno permesso di trovare, sommersi completamente nel carburante, 650 sacchi di juta contenenti 20 tonnellate di hashish di 13 diverse qualità.
Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe procurato un ingiusto profitto tra i 150 e i 200 milioni di euro.