La storia, la cultura e le bellezze di Polizzi Generosa si arricchiscono di una nuova pagina. Sabato sera lo scultore Eolo Bottaro ha donato alla cittadinanza il capolavoro della Dea Iside Triforme.
Un omaggio che, durante la lavorazione ha incuriosito i polizzani sull’antica vicenda storica vissuta nei tempi, in cui si narra l’abbandono e la demolizione di tale scultura, ad opera dei frati cappuccini su ordine del vescovo di allora, insoddisfatto della forma e dall’aspetto anomalo.
Successivamente, dopo circa quattro anni, una parte nobile della cittadinanza ha chiesto la motivazione di tale gesto alla chiesa ma, non hanno trovato risposte esaudenti dalla curia di allora. Una lunga storia quindi, narrata e rivissuta ieri sera in un docu-film del video-maker Claudio Ceino, che presenta la storia presso l’auditorium di Polizzi alla presenza dell’amministrazione comunale, di esperti e conoscitori locali e non della Dea Iside.
La curiosità ha portato i cittadini ad essere presenti in una sala al limite della capienza. La storia di Paul Bottaro, parte dal momento in cui il viadotto sulla A19 viene interrotto, e porta gli automobilisti a percorrere la statale che, da Scillato porta a Polizzi per rimettersi a Tremonzelli.
Lo scultore si incuriosisce delle tante curve che portano nel paese arroccato sulla montagna e, arrivato nel loco, stuzzicato dalla curiosità del paese, visita il museo archeologico della cittadina e così, conosce la storia di Iside. Da qui, tra curiosità e voglia di immettersi un una nuova avventura, chiede aiuto a Giovanni D’Angelo storico artista su ceramica e argilla che, lo aiuta a mettere in atto la statua in tutte le sue forme, completando l’opera dopo circa 10 mesi di studio e lavoro, in una bellezza di 140 cm, che ha lasciato stupefatti la gente di Polizzi, al momento finale in cui è stata presentata dal vivo.
Questa nuova bellezza arricchisce ancor di più i tesori di Polizzi e la sua collocazione nel palazzo comunale porterà certamente maggior curiosità ai turisti che vorranno conoscere e ammirare la bella storia di un passato e perché nò quella dello scultore che, per caso si innamora di Polizzi e dei Polizzani Generosi sia per l’affetto e disponibilità data, ad un artista che certamente non dimenticherà nulla di tutto ciò.
Antonio David