L’Etna, “’a muntagna” è al centro del manifesto ufficiale della III edizione di Zabut. L’Etna è anche al centro del Mediterraneo, quel mare crocevia di civilità in passato e anche al giorno d’oggi. È luogo di incontri e scambi, di culture e idee, di racconti ed esperienze.
Tutto questo è anche Zabut. Dalle profondità della terra un’eruzione di colori; pellicole infuocate esplodono nel cielo ricadendo come dei benèfici lapilli. I colori che evocano i suoni, il progetto grafico e l’illustrazione di Antonello Mantarro sono una gioia per gli occhi, le orecchie, lo spirito.
Finalmente arrivata a compimento, la terza edizione di ZABUT International Animated Short-Film Festival si svolgerà a Savoca dal 27 al 29 luglio. “Alcuni obiettivi che ci eravamo predissi – si legge in un comunicato – a cominciare dalla sempre maggiore notorietà nazionale e internazionale del festival, sono stati raggiunti. Lo attesta il fatto che il comitato organizzatore ha visto quasi triplicato il numero dei corti ricevuti per la selezione, corti che sono passati da 155 a 450, coprendo ben 59 nazioni dei cinque continenti. Altri obiettivi faticano a realizzarsi e ve ne informeremo se e quando ci saremo riusciti. Come nei primi due anni, oltre al concorso, sono state confermate due “sezioni” che ci rendono fieri e che hanno contribuito negli anni scorsi al successo del festival: la “musicazione” dal vivo dei corti d’animazione del cinema muto, convinti che la conoscenza del patrimonio storico dell’animazione sia oltre che un piacere anche un dovere, e l’installazione site-specic di story board, foto di set e screen-shot degli autori selezionati curata da Carmelo Casale. Installazione che ogni anno, in forme e colori sempre diversi, cambia in maniera sorprendente il paesaggio urbano del centro storico di Savoca che ci ospita.
Oltre al premio del pubblico, sono stati confermati anche i premi al miglior corto e alla migliore colonna sonora originale. Premi assegnati da una giuria che comprende tre diverse tipologie di provenienza: la musica, il mondo accademico e della critica, l’arte in generale.
Nella scelta dei corti selezionati pensiamo di essere riusciti, anche quest’anno, a restare fedeli a una vocazione che sin dall’inizio per noi è stata importante: rimanere in una zona che non sia né facilmente popolare né altrettanto facilmente elitaria. E non perché in media stat virtus (la qual cosa nell’arte non ha molto senso) ma perchè pensiamo che organizzare un evento culturale non voglia dire imporre i propri gusti né tantomeno accondiscendere a quelli, presunti, di un’entità proteiforme chiamata pubblico; ma fermo restando uno standard “alto”, ci prefissiamo di proporre degli sguardi molteplici e anche eclettici.
Osservando più da vicino la selezione di quest’anno, 26 cortometraggi provenienti da 15 nazioni con tre prime italiane assolute, si osservano alcune linee tematiche a partire da una varietà impressionante di stili e di narrazioni tipica dell’animazione. La metafora e l’allegoria sono forse le figure retoriche che caratterizzano di più il concorso di Zabut 2018. Questa modalità di affrontare il reale trova un contrappeso in quelle storie che, con uno stile documentaristico, raccontano di eventi storici come un terremoto o l’assassinio di un grande scrittore argentino.
La famiglia è uno dei grandi temi del concorso raccontata con ironia o con sofferta partecipazione: un delicato equilibrio che comprende entrambe le possibilità. E, inoltre, alcune opere in concorso si situano con originalità e grande senso della messa in scena in un mondo “altro” che solo l’animazione rende possibile. Osserviamo, infine, come il mondo dell’animazione internazionale sia un modello fluido di circolazione dei talenti e delle idee. Per fare due esempi, autori italiani che si sono affermati e continuano a lavorare in Svizzera e autori iraniani che hanno trovato in Canada una sponda fertile per la loro creatività.
Questa nota a margine ci porta a chiudere dedicando con piacere qualche riga al nostro manifesto uffciale, progetto grafico e illustrazione di Antonello Mantarro. La “grande madre Etna” è al centro del manifesto così come è al centro del Mediterraneo. Il Mediterraneo è stato, nella sua storia millenaria, una “macchina per fare civiltà” ed è attualmente un crocevia di popoli in movimento e un luogo di incontri e scambi di culture e idee, di racconti ed esperienze. In una scala infinitamente più piccola questo vorremmo fosse ZABUT.”
Il Festival si svolgerà a Savoca (ME) dal 27 al 29 luglio. Sono stati selezionati 26 cortometraggi provenienti da 15 nazioni che verranno proiettati nelle prime due serate. La proiezione avrà luogo nel sagrato della chiesa di San Michele.
Il pubblico delle prime due serate sarà chiamato a votare i propri film preferiti tramite apposite schede fornite dal comitato organizzatore. Durante la terza serata verrà presentata la giuria e saranno consegnati: il premio Zabut per il miglior corto dell’edizione 2018, il premio alla migliore colonna sonora originale e il premio del pubblico.
Quest’ultimo verrà assegnato dal pubblico della terza serata che sceglierà tra i corti più votati delle prime due. La serata finale sarà, inoltre, caratterizzata da performance musicali che arricchiranno l’offerta culturale della manifestazione. Proiezioni di classici dell’animazione dell’epoca del muto verranno accompagnati dal vivo da vari musicisti e compositori tra i quali: Nello Toscano, gli Hanoi, Pier Paolo Cimino.
Oltre i premi ufficiali del Festival sarà consegnato anche un premio esterno da parte del Cinit-Cineforum Italiano.Ogni premiazione sarà seguita dalla proiezione del corto premiato.
Oltre alle proiezioni, il Festival prevede una mostra permanente di disegni, storyboard,schizzi, degli autori selezionati. La mostra sarà allestita nel percorso che va dalla Portadella città alla chiesa di San Michele.
L’Associazione culturale “Taglio Di Rema”, con il supporto del Comune di Savoca e della Parrocchia SS. Maria Assunta, organizza la 3a edizione di ZABUT International Animated Short-Film Festival (Festival internazionale di corti di animazione). La manifestazione si svolgerà dal 27 al 29 luglio 2018 nell’incantevole scenario di Savoca (ME), località inserita nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e scelta anche da Francis Ford Coppola come location del film “Il padrino”.
Il Festival competitivo presenterà 26 cortometraggi provenienti da 15 nazioni, tra cui tre prime italiane assolute, che saranno giudicati da una giuria costituita dal contrabbassista e compositore Nello Toscano, dalla storica del cinema d’animazione Cinzia Bottini e dall’autore di fumetti e illustratore Lelio Bonaccorso.
Verranno attribuiti il premio Zabut al miglior cortometraggio (1000 euro), il premio alla migliore colonna sonora originale (400 euro), il premio del pubblico e il premio esterno del Cinit-Cineforum Italiano.
Come nei primi due anni, oltre alla proiezione dei cortometraggi in concorso, sarà allestita per le vie del centro storico di Savoca un’installazione site-specific curata dall’architetto Carmelo Casale che mostrerà i disegni e gli storyboard realizzati dagli autori selezionati per il concorso 2018.
Anche la musica dal vivo sarà presente: durante la serata conclusiva, verranno proiettati cortometraggi d’animazione del cinema muto che saranno accompagnati da esibizioni live di alcuni musicisti.