Tortorici (Me): “guerra dell’acqua” fra il comune e Acqua Enna, archiviato procedimento contro comandante dei vigili

Un’estate fa tra Tortorici e la provincia di Enna si era verificata una vera e propria guerra dell’acqua. Una guerra che aveva portato anche ad un procedimento giudiziario che aveva visto coinvolto Giovanni Contiguglia, commissario della polizia municipale del centro nebroideo.

Adesso a distanza di quasi un anno il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, ha disposto l’archiviazione del procedimento per Contiguglia, indagato per rifiuto di atti d’ufficio. Contiguglia, infatti, secondo l’accusa, non avrebbe ottemperato ad un ordine dato dal primo cittadino di Tortorici.

Al centro della “guerra dell’acqua” tra il comune nebroideo e la “Acqua Enna” che si occupa della fornitura idrica in particolare nei comuni di Centuripe, Catenanuova e Regalbuto, c’era la sorgente di contrada Solazzo, in territorio oricense, che serve anche i comuni della provincia di Enna.

Il comune di Tortorici aveva aumentato il proprio flusso d’approvvigionamento d’acqua e dal canto suo la “Acqua Enna” aveva chiuso l’accesso ad alcuni snodi della condotta provocando interruzioni nell’erogazione idrica a Tortorici. Una guerra che era culminata con l’ordine, da parte del sindaco Carmelo Rizzo Nervo, di rimuovere forzatamente e immediatamente le catene sulle manopole che regolano il flusso d’acqua in contrada Solazzo. A quell’ordine, però, Giovanni Contiguglia non aveva ottemperato e adesso il gip gli ha dato ragione.

Contiguglia, assistito dall’avvocato Alvaro Riolo del foro di Patti, ha dimostrato che il suo era stato un rifiuto, non ad eseguire il provvedimento sindacale, ma a farlo con le modalità richieste ritenendo opportuno sollecitare Acqua Enna prima di passare all’azione richiesta dal sindaco oricense.

Il Gip di Patti ha ora archiviato la posizione di Giovanni Contiguglia e nel contempo ha disposto nuove indagini per il personale di Acqua Enna.