A settembre l’elipista di Tortorici (Me) di contrada Sciara sarà consegnata ai cittadini e all’intero territorio. Così è stato proclamato a seguito di un incontro fra l’assessore comunale Dario Paterniti Martello, il geometra del comune Sebastiano Germanà; l’ingegnere Rosario Lo Monaco, Salvatore Mallia di Elisicilia e il comandante Pierluigi Fumagalli, consulente tecnico.
Un’opera importante per tutto il territorio e che, stando alle dichiarazioni di Fumagalli, nasce già progettata nella forma più avanzata. “I cittadini non pagheranno un solo centesimo per la realizzazione dell’elipista” ha dichiarato l’assessore Paterniti Martello.
Di parere opposto il movimento “Uniti per cambiare Tortorici” che sottolinea come “l’opera costerà alla fine 829 mila euro: 500 mila euro da contributi statali a vario titolo, circa 200 mila euro da un mutuo del comune alla cassa deposito e prestiti e 129 mila euro da un’anticipazione di cassa.
L’assessore – prosegue la nota – sostiene che la struttura non costerà niente alla comunità in quanto a valere del fondo investimenti della regione. Innanzitutto non cita totalmente il mutuo di 200 mila euro (quindi o non conosce l’argomento o omette in mala fede)”. Per quanto riguarda, invece, gli ulteriori 129 mila euro di anticipo di cassa, deliberato con la presenza di cifre nel bilancio del 2016.
Questo anticipo, però, “è stato deliberato con parere contrario dei commissari liquidatori, interpellati a riguardo proprio dall’assessore, in quanto, essendo un’entrata del 2016 senza vincolo specifico, rientra tra i fondi utilizzabili dai commissari per ripianare gli enormi debiti comunali.
L’arroganza degli amministratori – conclude il movimento Uniti per cambiare – li ha portati ad approvare l’anticipo di cassa in quanto scrivono che il parere dei commissari è privo di motivazioni giuridicamente rilevanti ed è stato fatto ricorso al Tar dal Comune per questo, impiegando altri soldi per dare il mandato al legale.
“Quello che abbiamo fatto – dichiara Emanuele Galati, uno dei componenti del movimento politico – lo abbiamo sempre fatto con documenti alla mano e quello che abbiamo previsto in anticipo, purtroppo, si è sempre verificato. Non è colpa nostra se lo diciamo ai nostri concittadini, è colpa dell’amministrazione che non sa amministrare”.